Rivoluzione all'orizzonte per la circolazione di Mergellina. I gravi pericoli della viabilità in via Caracciolo, nelle ultime settimane, sono diventati una priorità anche per l'amministrazione di Palazzo San Giacomo, dopo lo sconcerto generale per la morte di Elvira, i rodei e le impennate notturne, le richieste dei commercianti di interventi che pongano un argine efficace alla deregulation della circolazione. In particolare, gli imprenditori avevano chiesto l'installazione dei «dissuasori», al momento non esclusa. Più probabile, però, anzi «quasi certa», l'istallazione di uno o più autovelox in via Caracciolo. Si valutano anche nuove strisce pedonali, che riducano i rischi dell'attraversamento, a oggi notevoli. Questo emerge, per ora, dall'istruttoria che gli assessorati comunali di Edoardo Cosenza (alla Mobilità e alle Infrastrutture) e di Antonio De Iesu (alla Sicurezza e alla Polizia Municipale) stanno portando avanti in queste ore. Le certezze sul piano degli interventi, però, arriveranno «entro la fine della settimana».
I sopralluoghi della polizia municipale e del Servizio Strade stanno procedendo già da diversi giorni.
Più controlli sul lungomare Caracciolo, e «miglioreremo anche la visibilità delle condizioni dell'attraversamento - spiega De Iesu - Stiamo completando l'istruttoria, affinché le misure messe in campo siano in linea con il codice della strada. Entro la fine della settimana contiamo di poter fornire un quadro preciso degli interventi che saranno realizzati in zona. L'autovelox è una possibilità concreta, e stiamo studiando l'installazione dei dossi». L'assessore alla Sicurezza si sofferma poi sulle ragioni dell'escalation di anarchia nella viabilità di Mergellina: «C'è una degenerazione nei comportamenti dei giovani negli ultimi anni - continua - Il fatto che il giovane trentenne di Frattamaggiore che ha investito Elvira fosse senza patente lo dimostra. Questa tendenza a confondere il divertimento con lo sballo va invertita, ma è impossibile portare avanti questa inversione solo attraverso la repressione. La città ha pochi luoghi di divertimento. C'è un'evidente sproporzione tra il numero di persone che si riversano sul lungomare nel weekend e il numero di forze dell'ordine disponibili. Elaboreremo perciò un piano specifico per i punti strategici della città. Se i ragazzi vogliono andare a Mergellina non glielo si può certo impedire. Servono più forze dell'ordine. Di questo si è parlato anche nell'ultimo Comitato sulla Sicurezza Pubblica».