Lungomare di Napoli, nuovo allarme: dopo un mese flop lavori, ora marciapiedi a rischio

Lungomare di Napoli, nuovo allarme: dopo un mese flop lavori, ora marciapiedi a rischio
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 27 Gennaio 2021, 08:30
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Compie un mese, domani, il cantiere di via Partenope. Era il 28 dicembre scorso quando una spaventosa mareggiata devastò la balaustra del lungomare e i 7 locali nella curva affacciata sull'isolotto di Megaride. I lavori, però, non sono ancora iniziati, dopo l'intervento di recinzione dell'area avvenuto all'indomani della tempesta e le piogge di questi giorni hanno portato di nuovo l'acqua del mare a ridosso dei ristoranti. La distruzione regna ancora sovrana, ma Palazzo San Giacomo sta lavorando al progetto da presentare in Sovrintendenza. Ieri è partita una nota dalla Municipalità 1 con una richiesta di chiarimenti sulle segnalazioni di «erosione» della curva esposta a nuove intemperie. E con il sole, a poche ore di distanza dal maltempo di domenica che ha riportato il mare nei ristoranti, i tavoli sono intanto pieni di clienti. Tutti a pranzo tra le transenne, insomma, mentre a pochi passi da pizze e spaghetti la circolazione propone incroci pericolosi tra auto, ciclisti e pedoni nel tratto interrotto dell'ex lungomare liberato.

 

Un signore anziano, il cui cammino è deviato dalle transenne, si ferma nel mezzo della carreggiata ad aspettare che passi una mamma con passeggino. Dietro di lei, arriva un ciclista. Intanto passa un'auto e fa prima di tutti. Scene del genere erano impensabili, in via Partenope, fino a pochi mesi fa. Eppure, complice la chiusura del tunnel della Vittoria, sono all'ordine del minuto. Per l'eventuale apertura a doppio senso della via (tra le ipotesi al vaglio in virtù del mancato dissequestro della Galleria), sarà necessario il ripristino della balaustra. I tecnici dell'ufficio del Servizio Strade - filtra dal Comune - stanno procedendo con la progettazione dell'intervento (il cui obiettivo sarà far tornare l'area esattamente com'era prima del 28). Entro una settimana circa il progetto sarà poi presentato alla Sovrintendenza, cui occorreranno alcuni giorni per valutare il documento e fornire un parere. Il tutto dovrebbe partire, insomma, entro 15 giorni, salvo problematiche o accelerazioni improvvise. «Siamo in contatto con il Comune - spiega il presidente della Municipalità 1 Francesco De Giovanni - Stanno lavorando al progetto e non dovrebbero esserci problemi economici.

I tempi non dovrebbero rivelarsi particolarmente lunghi. Speriamo che, una volta arrivato il progetto, la Sovrintendenza, come annunciato da La Rocca, valuti il documento in tempi rapidi».

Proprio dal primo parlamentino della città, a firma dello stesso De Giovanni, è partita ieri una richiesta di chiarimenti sull'«erosione» del tratto di strada a pezzi da 30 giorni ed esposto a nuove intemperie. «Giungono presso questa Municipalità - si legge nella nota indirizzata al Servizio Strade del Comune - segnalazioni da parte di cittadini preoccupanti per la continua e progressiva erosione di marciapiede e parapetto proprio nel punto di via Partenope già colpito dalla mareggiata nei giorni scorsi. Si chiede urgente verifica».

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Intanto è ancora tutto a pezzi. E serpeggia tra i ristoratori la preoccupazione dell'eventuale doppio senso. Nel weekend, poi, il mare è tornato a invadere la curva. Alla paura si aggiunge l'impasse sulle coperture assicurative della mareggiata: «Sul fronte risarcimenti - spiega Andrea Macchia, socio di Regina Margherita - Regione e Comune non sono intervenuti. Stiamo valutando azioni verso le assicurazioni, che si rifanno solo al mare, senza il vento. Il mare è coperto dal risarcimento, in sostanza, ma non il vento. Il problema è che se arriva una nuova mareggiata, in assenza del muretto, ci prende in pieno». «La mareggiata non è inclusa nei risarcimenti dell'assicurazione - conferma Antonino della Notte di Antonio&Antonio e presidente Aicast - Nel contratto c'è una postilla sugli eventi atmosferici, a quanto mi hanno riferito i miei legali, in cui si copre il vento e non il mare. Speriamo di avere al più presto scogliere che ci proteggano in futuro, sia sommerse sia emerse. Abbiamo bisogno lavorare in sicurezza. I soldi per il ripristino del muro di via Partenope sono stati stanziati dal Comune, speriamo che a breve inizino i lavori». «L'assicurazione ci ha detto che non ci protegge dalle calamità - dice Antonio Viola di Mammina e di Fiepet - Stiamo procedendo con una ulteriore perizia. A parte Unicredit che ha annunciato tramite Confesercenti di voler concedere una sorta di convenzione sul finanziamento per la mareggiata, le istituzioni tacciono. La circolazione in zona inizia a diventare pericolosa per auto, pedoni e ciclisti».

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