Lungomare di Napoli, fondi a rischio
se non verrà pedonalizzato

Lungomare di Napoli, fondi a rischio se non verrà pedonalizzato
di Gennaro Di Biase
Martedì 21 Dicembre 2021, 09:33 - Ultimo agg. 22 Dicembre, 11:34
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Si rischia un aut aut tra il restyling del lungomare e l'idea di circolazione veicolare annunciata da Manfredi tra piazza Vittoria e Castel dell'Ovo. La «gestione flessibile del lungomare» di cui ha parlato il sindaco, con via Partenope aperta ai veicoli quando la domanda di traffico è più alta, sarà oggetto di una «valutazione dopo le festività», ha spiegato lo stesso primo cittadino 48 ore fa, a margine della riapertura della Galleria Vittoria finalmente avvenuta l'altro ieri, dopo 15 mesi di stop. Fino almeno all'inizio dell'anno prossimo, dunque, il lungomare è e resterà ri-liberato.

Ma, se confermato, il ritorno delle auto davanti a Castel dell'Ovo allo stato attuale «rischia di mandare in fumo i 13.5 milioni di euro stanziati nel 2018 dal governo per il progetto di restyling del lungomare, il cui stato dei lavori va rendicontato all'ente erogatore entro il 31 dicembre del 2023». Quest'ultimo virgolettato arriva da una fonte accreditata sul progetto di ripavimentazione e allargamento del marciapiede di via Partenope «approvato e validato nella prima metà dell'anno in corso dall'ex amministrazione di Palazzo San Giacomo. Un progetto prettamente vincolato a quell'area e alla pedonalizzazione». E non è tutto: «La realizzazione del progetto già validato è costata circa 100mila euro - denuncia Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della commissione Mobilità e Trasporti in via Verdi - Soldi che quasi certamente andranno sprecati, in caso di mancata pedonalizzazione dell'area, visto che si dovrà rifare parte del piano».


I 13,5 milioni per il lungomare furono ammessi al finanziamento quasi 4 anni fa, nel 2018. Si tratta di fondi Poc metro (programma operativo complementare) stanziati dal governo in occasione della legge di stabilità del piano di Sviluppo e Coesione.

Come da progetto approvato all'inizio del 2021 dall'amministrazione de Magistris, i lavori dovevano interessare un chilometro e mezzo di strada, di cui ben 800 metri (da piazza Vittoria a Castel dell'Ovo) totalmente pedonalizzati. Le prime operazioni di studio e indagine iniziarono già nel 2020 da parte della Sovrintendenza, che «partecipò in prima linea alla realizzazione del progetto - prosegue la fonte che ha preso parte a tutte le fasi della redazione- e chiese anche la pietra lavica per la pavimentazione». I punti salienti del restyling, come da documento, sono la creazione di un grande spazio pubblico fatto di piste ciclabili e destinato a «passeggio e tempo libero» attraverso opere di arredo, panchine e spazi verdi, servizi di ricettività, ampliamento del marciapiede. «Il progetto - come si legge dal documento ufficiale sul sito del Comune - è finalizzato a ripristinare la passeggiata a mare di via Partenope; recuperare aree da destinare alla viabilità pedonale, ciclabile ed a una mobilità lenta».

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I soldi del Poc, insomma, sono funzionali alla pedonalizzazione. L'unica soluzione, per non perdere i fondi in caso di riapertura al traffico dell'area, potrebbe essere una ridiscussione del progetto con il governo entro la fine del 2023, data in cui andrà fornita al finanziatore (cioè lo Stato) una rendicontazione sull'avanzamento dei lavori. A patto, ovviamente, che da Roma accettino un nuovo dialogo e investimenti su un'area che, se Manfredi concretizzerà la «gestione flessibile del lungomare aperto alle auto», non sarà più pedonale.

«Se dovesse cambiare il progetto - aggiunge Nino Simeone - si rischierebbe di arrivare alla scadenza. Insomma, bisognerà rinegoziare i fondi e il progetto. Se il nuovo sindaco è contrario alla pedonalizzazione del lungomare, questo restyling va buttato». In proposito, il neo presidente (riconfermato) della commissione Mobilità in Consiglio comunale fa notare anche che «nel progetto validato erano presenti due corsie per il transito veicolare, la cui apertura era però prevista solo in casi d'emergenza». C'è poi un altro effetto, tutt'altro che secondario per i cittadini e per la viabilità, che scaturisce dalla tanto attesa riapertura del tunnel Vittoria dell'altro ieri. Allo sblocco della galleria tra via Acton e via Arcoleo sono seguite ieri le operazioni di reinstallazione delle strisce blu su via Chiatamone, che prima del doppio senso degli ultimi 15 mesi era, assieme a Santa Lucia, un'affollata area di sosta. Inoltre, la riapertura della Vittoria incide, almeno a livello burocratico, anche sulla viabilità del centro storico: «L'ordinanza di sospensione della ztl di piazza Dante dispone che il varco resti disattivato fino alla riapertura della Galleria Vittoria - conclude Simeone - Siamo dunque in attesa di capire se la nuova amministrazione produrrà o meno un nuovo provvedimento per confermare la disattivazione della Ztl del centro».

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