Napoli, a Marechiaro strada chiusa: un anno dopo tutto fermo

Napoli, a Marechiaro strada chiusa: un anno dopo tutto fermo
di Paolo Barbuto
Giovedì 18 Agosto 2022, 08:56 - Ultimo agg. 19 Agosto, 09:21
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La candelina con il numero 1 accesa ai margini delle grate che bloccano via Alfano: si celebra con ironia triste il primo compleanno del crollo che ha cambiato la vita dei residenti. Era il 20 agosto del 2021, l'asfaltò si sgretolò e finì nella scarpata che fiancheggia la stradina di Marechiaro. Da quel giorno non è cambiato nulla, resta in vigore il divieto di transito che viene rispettato solo dalle automobili perché moto e ciclomotori s'infilano nello stretto passaggio pedonale violando contemporaneamente due divieti, quello che impone lo stop ai motori su via Alfano e quello che vieta l'accesso all'area di Marechiaro nei giorni della grande calca estiva.

I residenti chiedono attenzione e interventi urgenti, si fa portavoce del gruppo Pierluigi Petrone che abita proprio nell'area del cedimento e spiega che nel giro di un anno sul fronte degli interventi non è cambiato nulla ma su quello del degrado c'è stato un avanzamento poderoso. Mostra le transenne divelte che non proteggono più dalle cadute nel dirupo, punta il dito su un wc chimico che avrebbe dovuto essere al servizio del cantiere ma non è mai stato utilizzato e oggi è stato abbattuto da qualche teppista, osserva con disagio in continuo viavai dei ciclomotori nell'area che sarebbe riservata esclusivamente al transito pedonale: «La piccola comunità che vive in questa parte di Napoli si sente abbandonata. Per un anno abbiamo atteso una svolta, oggi dobbiamo arrenderci alla realtà: nessuno s'è fatto carico delle nostre esigenze, ogni passaggio è stato effettuato con esasperante lentezza fino a farci trascorrere un intero anno in questa situazione».



Dopo lunghissime analisi tecniche s'è appurato che il guaio su via Alfano rientra nelle competenze della Abc, l'azienda che gestisce l'acquedotto napoletano. Dopo interminabili percorsi burocratici sono stati recuperati i fondi ed è stata anche individuata una ditta per dar il via ai lavori.
L'appuntamento per l'apertura del cantiere era fissato a metà luglio, solo che sono sopravvenuti problemi tecnici, c'era bisogno di materiale speciale per ricostruire via Alfano ed evitare guai futuri, quel materiale (una lega particolare di metallo) non era disponibile al momento della prevista apertura del cantiere, così l'appuntamento è stato rinviato.

«Ma i tempi non saranno lunghi, ci saremo noi a vigilare - spiega la presidente municipale di Chiaia e Posillipo, Giovanna Mazzone - non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali ma sappiamo che a settembre verrà dato il via ai lavori.

Ovviamente non ci limiteremo ad attendere ma insisteremo affinché gli interventi partano il più rapidamente possibile».

«Già nel corso della prossima settimana convocheremo una conferenza dei servizi - insiste il vicepresidente municipale, Marcello Matrusciano - per chiedere definitivi dettagli sulla questione e pretendere di conoscere la data di avvio dei lavori. La questione di via Alfano è una nostra priorità, lo è stata fin dal momento in cui si è verificato il crollo, anche se all'epoca noi eravamo all'opposizione».

Il cantiere dovrebbe restare aperto per un tempo piuttosto breve, fra i trenta e i quaranta giorni sono stati annunciati per il completamento dei lavori. Sarà necessario avvicinarsi all'area del cedimento attraverso un'area privata prossima alla strada ed eseguire il lavoro di ripristino del sostegno del manto stradale da quella posizione. Sarà un lavoro delicato ed è quello che prenderà la maggior parte del tempo. Una volta ripristinata la base per la strada, si tratterà solo di sistemare l'asfalto. I residenti, per adesso, non gioiscono; hanno vissuto troppe delusioni per esultare sulla fiducia. Festeggeranno solo quando i lavori saranno conclusi.

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