Medici, svolta in Campania: ambulatori aperti anche di sera

Medici, svolta in Campania: ambulatori aperti anche di sera
di Ettore Mautone
Lunedì 2 Dicembre 2019, 07:30 - Ultimo agg. 12:54
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Studi dei medici di famiglia in rete e aperti nell'arco delle 12 ore, con due turni, (dalle 8 alle 20) attivati in ogni quartiere della città e in tutta la regione. Cartelle cliniche elettroniche condivise per il monitoraggio clinico e prescrittivo di ogni paziente. E ancora: un collaboratore di studio per ciascun medico a cui attribuire i principali adempimenti burocratici e amministrativi che oggi sottraggono tempo prezioso all'assistenza. Infine tre infermieri, da assumere per ogni gruppo di 20 medici riuniti nelle 174 aggregazioni funzionali territoriali in cui suddividere i 4.200 camici bianchi di famiglia della Campania. Infermieri che potranno svolgere il lavoro relativo alle somministrazioni dei vaccini, prelievi e attività legate agli screening. Il tutto senza dimenticare il collegamento con la nuova piattaforma informatica regionale Sinfonia, in cui far confluire i dati clinici relativi all'incidenza e mortalità per tumori e che andranno ad arricchire le banche dati dei registri con l'obiettivo di recuperare i ritardi accumulati.

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Sono queste le principali novità nero su bianco nell'accordo regionale integrativo per la medicina generale appena siglato in Regione dalle organizzazioni sindacali di categoria. Nel piatto la Regione ha messo 3 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai 7 della precedente convenzione per un impianto normativo che punta a riqualificare e riorganizzare l'assistenza sanitaria di primo livello. Ma c'è di più: anche se è ancora da approfondire sarà riformato il capitolo dell'assistenza assicurata di notte e nei festivi dai medici cosiddetti di guardia medica che, in alcuni casi, potranno da un lato condividere l'accesso ai dati clinici dei pazienti assistiti lasciando a loro volta traccia del loro intervento, dall'altro essere reclutati fisicamente nei pronto soccorso. Le aggregazioni funzionali territoriali tra i medici dunque, dopo una fase sperimentale, entrano ufficialmente in pista pronti a partire dal prossimo gennaio rappresentando un fondamentale tassello di quel riordino dell'assistenza degli studi medici e degli ambulatori distrettuali specialistici che incrocia il più ampio Piano di riforma della medicina del territorio.

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Il modello delle aggregazioni funzionali territoriali può essere a sede unica o multipla, ma è possibile individuare una ulteriore sede complessa nella quale possono essere presenti altre forme assistenziali, un ambulatorio infermieristico condiviso, un punto prelievi, ambulatori dedicati ad attività di prevenzione. Le prestazioni erogate saranno a disciplina diversificata e a complessità crescente, secondo una programmazione regionale basata sulla progressiva adozione di Piani terapeutici di cura e per le cronicità. Per ciascuna aggregazione saranno individuati, a cura del coordinatore, medici di medicina generale esperti in aree tematiche specifiche che, seguendo una formazione predeterminata potranno utilizzare anche tecnologie diagnostiche di primo livello come un elettrocardiogramma, uno spirometro, un ecografo. Le apparecchiature diagnostiche saranno acquistate dalla Asl con la quota dei fondi vincolati stanziati in finanziaria a tale scopo. (235 milioni di cui circa 23 spettanti alla Campania) grazie al ministro della Salute, Roberto Speranza.
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