Metropolitana di Napoli, linea 1 ferma sette ore: la città paralizzata

Metropolitana di Napoli, linea 1 ferma sette ore: la città paralizzata
di Paolo Barbuto
Mercoledì 20 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo agg. 15:54
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Riapertura dopo due anni della funicolare di Mergellina, appuntamento alle nove del mattino per il primo viaggio alla presenza del sindaco Manfredi e dell'assessore Cosenza: parole d'entusiasmo, sorrisi, speranza. Ma dietro l'angolo la tempesta era pronta ad abbattersi sul trasporto pubblico napoletano. Proprio mentre Gaetano Manfredi iniziava il suo viaggio, sorridente, sulla funicolare ritrovata, nella cabina di guida di fianco al manovratore, la metropolitana si bloccava di colpo: tutti i treni fermi, passeggeri respinti, caos e disagi. Un caos che s'è protratto per sette ore consecutive sulla città alla ripresa delle attività dopo i giorni di Pasqua. 

«Il trasporto pubblico a Napoli deve migliorare e noi siamo tutti impegnati affinché ciò accada», ha spiegato ieri mattina il sindaco di Napoli quando ancora non sapeva del guaio alla Metropolitana. Aveva ragione, e il miglioramento deve avvenire in fretta perché la città non ne può più di avere mezzi pubblici inaffidabili.

Erano esattamente le nove del mattino, lo stesso orario dell'inaugurazione della funicolare di Mergellina, era in corso una banale operazione di manutenzione, roba di poco conto, la sostituzione di alcune batterie. Solo che nel bel mezzo dell'operazione qualcosa è andato storto, il sistema che garantisce la sicurezza sull'intera Linea 1, dalle stazioni ai treni, è andato in blocco. Impossibile far circolare i convogli, servizio sospeso. Per ripristinare, parzialmente, la circolazione, ci sono volute sette ore consecutive di lavoro. La Metropolitana ha ricominciato a funzionare, sul percorso ridotto Piscinola-Vanvitelli, solo dopo le 16. E fino a fine servizio. Oggi non andrà meglio. Dalle prie corse comunque il servizio sarà limitato: treni in funzione solo da Piscinola a Dante fino alla risoluzione del guasto. 

Senza possibilità di utilizzare la metropolitana, i napoletani hanno cercato alternative. In tanti si sono inutilmente accalcati alle fermate dei bus che, però, circolavano con la consueta lentezza, sicché la folla alle paline in certi casi è diventata insostenibile. Molti altri sono stati costretti a far ricorso alle loro auto, producendo una mole di traffico che ha tenuto largamente in scacco molte parti della città. L'unica fortuna è stata la chiusura delle scuole per le vacanze pasquali: se ci fosse stato anche il carico di prof e studenti da gestire, Napoli sarebbe rimasta schiacciata dal traffico. «È una situazione ormai insostenibile - ha tuonato il presidente della commissione trasporti del Comune, Nino Simeone - i vertici di Anm stanno dimostrando di non avere caratteristiche adeguate a gestire il trasporto pubblico nella terza città d'Italia, occorre che il sindaco Manfredi intervenga personalmente per imprimere una svolta. Anche all'interno della Giunta occorre attenzione costante e univoca al trasporto, senza altre deleghe, senza altre importanti questioni da seguire. I trasporti napoletani meritano un totale rinnovamento».

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La voce dei cittadini arrabbiati è stata spenta nelle pagine social dell'Anm che, da lungo tempo, ha inibito la possibilità di lasciare commenti per evitare di essere subissata dalle proteste e dalle contumelie. Un po' di sfoghi si raccolgono su pagine alternative dedicate ai trasporti, ma sono ormai solo parole di disperazione, di chi ha deciso che a Napoli bisogna semplicemente rinunciare a muoversi con i mezzi pubblici. Severa nota del sindacato Usb: «Neanche il tempo di riaprire la funicolare di Mergellina, alla presenza della stampa, che si è fermata la circolazione sulla linea 1 della metropolitana per guasto. Il trasporto pubblico a Napoli, così come in tutta la regione Campania, è in profonda crisi. Da troppo tempo si attende, invano, un cambiamento tanto promesso è mai realizzato. Per un rilancio vero e concreto del trasporto pubblico in Campania servirebbero maggiori finanziamenti e un piano integrato dei trasporti che possa assicurare ai cittadini campani una mobilità rispettosa dell'ambiente, sicura ed efficiente in tutti i giorni dell'anno e non solo in occasione di grandi eventi».

 

A breve dovrebbero entrare in funzione i nuovi treni sulla Linea 1, per i prossimi tre giorni le corse termineranno in anticipo per consentire ulteriori prove notturne, e altri test si effettueranno durante la prossima settimana. Solo quando tutte le prove saranno completate, e se i tecnici ministeriali saranno convinti, arriverà il placet all'ingresso definitivo in servizio del primo treno spagnolo, al quale dovrebbero seguire gli altri diciannove a cadenza mensile, uno dopo l'altro. La vicenda di ieri, però, insegna che probabilmente non è solo questione di treni. Stavolta la paralisi s'è verificata per via della manutenzione all'infrastruttura, non ai convogli. Siamo certi che stazioni, binari e tecnologia attuale siano in grado di gestire anche i nuovissimi treni in arrivo? Comune e Anm dicono che non ci saranno problemi. Noi, finché non avremo la prova sul campo, manterremo un rispettoso dubbio. 

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