Metropolitana di Napoli, ultimato il restauro di quattro opere monumentali a Salvator Rosa

Presentazione delle 4 opere monumentali restaurate della Stazione di Salvator Rosa
Presentazione delle 4 opere monumentali restaurate della Stazione di Salvator Rosa
di Emma Onorato
Mercoledì 23 Febbraio 2022, 18:28 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 12:07
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Continua il programma dedicato alla salvaguardia, conservazione e valorizzazione della raccolta di arte pubblica contemporanea legata alle stazioni dell'arte. Così, dopo gli interventi di restauro alla stazione di Materdei, sono state restituite alla collettività altre 4 opere monumentali presentate alla stazione Salvator Rosa. Un ulteriore traguardo reso possibile grazie alla consolidata collaborazione tra Anm e l'Accademia di Belle Arti di Napoli che punta a una preziosa tutela e valorizzazione del patrimonio che abbraccia l'arte pubblica della città partenopea. Ed è l'amministratore unico di Anm, Nicola Pascale, a spiegare come l'azienda si stia mobilitando con importanti  iniziative volte ad amplificare la presenza dei visitatori delle opere d'arte: «Da un lato ci sono i lavori di manutenzione e restauro delle opere, e dall'altro si sta intensificando l'attività di promozione delle Stazioni dell'arte attraverso l'accordo di partenariato con Procida Capitale della cultura». Un ulteriore passo - annunciato da Pacale - sarà il lancio del sito internet dedicato alle Stazioni dell'Arte. Inoltre «si sta lavorando per il restauro di alcune opere a Materdei e a Municipio», conclude. 

 

La cooperazione tra Istituzioni pubbliche, unita alla conoscenza e competenza scientifica, ha riportato in auge le opere Ritmo nello spazio di Renato Barisani; Senza titolo di Mimmo Paladino; Senza titolo di Enzo Cucchi  e Napoli città madre di Ugo Marano. Opere che portavano il peso di un grave stato di degrado causato dai frequenti atti vandalici che ne avevano ormai offuscato la leggibilità. Un laborioso team di esperti - coordinato dalla professoressa Giovanna Cassese - si è messo all'opera per riportare alla luce le opere d'arte contemporanea attraverso laboratori multidisciplinari che hanno coinvolto figure come restauratori professionisti, esperti di diagnostica delle cause del degrado, fotografi, ma anche tesiste e studentesse in Restauro abilitante alla professione.  A guidare il cantiere-scuola delle opere di Cucchi e Marano - visibili presso la seconda uscita della Metro Salvator Rosa - è stato il docente di restauro per la decorazione, Manlio Titomanlio, mentre la docente di restauro per la scultura, Merj Nesi, ha guidato il restauro delle opere metalliche di Barisani e Paladino. Un impegno mai interrotto quello «portato avanti dagli allievi e dai docenti del corso di Restauro, che anche durante il Covid hanno continuato a lavorare», come ricorda Renato Lori, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli. 

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Così, con uno sguardo rivolto all'avvenire, il progetto di sviluppo della Linea 1 e della Linea 6 della metropolitana andrà di pari passo con l'arte ma «in futuro ci sarà più pragmatismo per velocizzare i nuovi rami della Linea 6 e soprattutto della Linea 10», tiene a puntualizzare l'assessore alle infrastrutture e mobilità del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, che sottolinea l'indiscutibile importanza dettata dall'efficienza del servizio pubblico.

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