Metropolitana di Napoli ferma oggi per pausa tecnica «Niente treni, sarà la tempesta perfetta»

Il messaggio di Anm: «È necessario portare avanti la revisione annuale a due dei treni vecchi che percorrono la tratta»

Metropolitana di Napoli ferma oggi
Metropolitana di Napoli ferma oggi
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 1 Febbraio 2023, 07:05 - Ultimo agg. 15:10
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Ai cantieri e alla chiusura della Galleria Vittoria si aggiungono le agitazioni sindacali provenienti da Roma. Un effetto domino che trasformerà in una maxi-odissea gli spostamenti di oggi, giorno in cui è previsto anche il forfait anche la metro. Già ieri, a complicare il martedì nero del traffico c'è stata una breve interruzione della linea 1, arrivata intorno alle 13.30, per un «guasto a un treno in piazza Municipio», spiegano da Anm, che è però rientrato in una dozzina di minuti. Stamattina, però, all'inferno di scavi e lamiere in via Marina, si aggiungerà lo stop totale della metropolitana della linea 1 per un intervento di revisione annuale su alcuni convogli. L'orario di sospensione del servizio avrà luogo «dalle 09.15 alle 13.15 - si legge sulla pagina Facebook della partecipata del trasporto cittadino - sarà possibile utilizzare i seguenti servizi di superficie alternativi: linea R5 tratta Piscinola-Garibaldi, linea 180 tratta Piscinola-Vomero, linea C67 tratta Piscinola-Dante-Museo, linea 168 tratta Frullone-Dante-Museo, linea 139 tratta Ospedali-Vomero-Dante-Toledo, linea 147 tratta Vomero-Dante Museo, Linea R2 tratta Garibaldi Municipio, Linea filoviaria 204, tratta Ospedali-Dante-Toledo-Municipio-Università, Linea 665 (sostitutiva linea M1) tratta Piscinola-Chiaiano-Frullone-Ospedali».

Un accavallamento di operazioni che, in buona sostanza, rischia di mandare letteralmente in tilt tutta la città.

Sulle cause dello stop alla circolazione dei treni della metro, che arriva in un giorno tanto delicato per la viabilità napoletana già messa in ginocchio dallo smontaggio dei ponteggi della Galleria Vittoria e dai cantieri per l'elettrodotto in via Marina, infiamma la polemica. Da parte sua, Anm chiarisce che «è necessario portare avanti la revisione annuale a due dei treni vecchi che percorrono la tratta. Era stato richiesto all'Ansfisa (l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, che fa capo al Ministero) di provvedere a effettuare di notte tali revisioni, ma questa richiesta non è stata accettata». Di conseguenza, la partecipata del trasporto cittadino non ha potuto che «accettare questa decisione». Il traffico sarà paralizzato, presumibilmente, in ogni zona della città. Senza contare la Napoli affacciata sul mare, la cui circolazione, già in queste ore, è ben più che impazzita. Ma come mai? All'ombra del mercoledì da incubo ci sono alcune agitazioni sindacali interne alla stessa Ansfisa. 

 

A chiedere ragguagli in merito alla stessa Ansfisa, è stato ieri il presidente della commissione Trasporti in via Verdi, Nino Simeone. «In relazione alle prove tecniche sul materiale rotabile della linea 1 della metropolitana di Napoli, previste per il 1 febbraio dalle 9,15 alle 13,15 è la replica l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali rende noto che la programmazione notturna al momento non è attuabile a causa di un'agitazione sindacale del personale addetto alle verifiche, transitato in Ansfisa dagli uffici ministeriali Ustif a gennaio 2022. Ansfisa è impegnata in un'intensa trattativa sindacale, che coinvolge anche altre Amministrazioni, al fine di agevolare il nuovo inquadramento del personale tecnico». «La risposta arrivata da Ansfisa - commenta Simeone - è la dimostrazione del fatto che, come avevo preannunciato, a Napoli siamo ostaggio anche di vertenze sindacali che riguardano organismi ministeriali romani. Considerando la chiusura della Galleria e la paralisi tra via Marina, via Acton e Santa Lucia, quella di oggi sarà una delle giornate più nere per la mobilità nella storia recente della città. Incredibile che, in fase di programmazione, non si sia pensato a questo accavallamento di interventi». 

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