Molo Beverello, il mare invade il cantiere: corsa contro il tempo per arginarlo

Molo Beverello, il mare invade il cantiere: corsa contro il tempo per arginarlo
di Paolo Barbuto
Venerdì 14 Gennaio 2022, 12:00 - Ultimo agg. 15 Gennaio, 12:14
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Al molo Beverello i lavori di restauro sono ripartiti affrontando l'ostacolo più grande: le infiltrazioni di acqua di mare che invadono nel cantiere. Il solo racconto delle difficoltà da superare era bastato a spiegare quanto sarebbe stato complicato, le foto che vedete intorno a questo articolo sono decisamente più esplicative. Per avere la meglio sul mare che s'inoltra nel cantiere attraverso le crepe nella banchina, bisogna ingaggiare una vera e propria battaglia: addetti immersi dentro l'acqua e pompa di calcestruzzo speciale pronta all'uso nelle zone più disastrate, solo così sarà possibile ricacciare indietro il mare e far ripartire, finalmente, i lavori di ristrutturazione del molo.

Appelli affinché ricominciassero gli interventi fermi da più di un anno sono stati lanciati a più riprese dal consigliere regionale Francesco Borrelli.

L'ultimo, lanciato a fine dicembre, ha raggiunto l'obiettivo: proprio agli inizi del 2022 le attività sono ricominciate. Pochi addetti all'opera perché le difficoltà iniziali non consentono un dispiegamento di uomini, l'avevano già pronosticato i responsabili delle due ditte che ristruttureranno il Beverello, la Brancaccio Costruzioni e la Savarese Costruzioni. 

Bisogna prosciugare il lago d'acqua salata che s'è creato nella porzione di cantiere realizzata sotto il livello del mare, quella nella quale sono sbucati fuori i resti del molo Borbonico che hanno paralizzato i lavori, generato il lunghissimo stop e imposto la realizzazione di un nuovo progetto esecutivo che prendesse in considerazione la tutela di quei ritrovamenti.

I resti del molo borbonico sono venuti alla luce a settembre del 2020 e quel ritrovamento fece montare immediate polemiche: non era stato previsto, nonostante le evidenze scientifiche e documentali che avrebbero consentito di ipotizzare la possibilità di riscoperta di antichità in quel luogo.

Come accade sempre in questi casi, i lavori di ristrutturazione del Beverello vennero immediatamente bloccati e la Soprintendenza chiese una variante al progetto che comprendesse la tutela dei ritrovamenti. Di fronte a quella richiesta il meccanismo dei lavori è rimasto bloccato per molti mesi. Nel frattempo, con l'avvento di Andrea Annunziata al vertice dell'autorità portuale, la vicenda ha ricevuto una poderosa accelerazione: la variante al progetto (che ha richiesto un aggravio dei costi di 1,2 milioni di euro su un totale attuale di poco inferiore ai venti milioni) è stata prodotta, ha ottenuto la validazione della Soprintendenza e la situazione s'è sbloccata quindici mesi dopo la chiusura del cantiere. 

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Non è possibile, attualmente, fare una previsione sul completamento dei lavori che, oltre all'ammodernamento della zona degli attracchi, prevederanno la realizzazione di una palazzina per uffici in cima alla quale sarà creata una passeggiata vista-mare a disposizione di napoletani e turisti.

Il presidente dell'autorità portuale ha promesso che entro la primavera si farà il possibile per rendere accettabile l'area degli attracchi, in modo da poter accogliere degnamente le persone che vorranno raggiungere le isole, in particolare Procida che sarà protagonista come capitale italiana della cultura nel 2022. Nessuna ipotesi, però, sul completamento delle opere che sarà ancora estremamente lungo.

Per adesso si lotta contro l'acqua e contro la carenza di materiali, in particolare del ferro, che oggi provocano ulteriori rallentamenti. 

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