«Mondo Vasto»: arte, cultura e integrazione per la rinascita del quartiere

«Mondo Vasto»: arte, cultura e integrazione per la rinascita del quartiere
di Giuliana Covella
Lunedì 28 Ottobre 2019, 18:00
3 Minuti di Lettura

Da luogo di cui, troppo spesso, si parla esclusivamente per le risse tra immigrati a quartiere simbolo di bellezza, accoglienza e socialità. Questo vuole essere «Mondo Vasto», l’iniziativa promossa dal Comitato Orgoglio Vasto.

In sintesi si tratta di un laboratorio di arte in tutte le sue forme per far rinascere e ridare identità culturale a un quartiere ricco di potenzialità. «Il Vasto cerca artisti che vogliano raccontare questo squarcio della città di Napoli», è stato l’appello lanciato nel corso della presentazione del progetto in piazza Garibaldi 26.

LEGGI ANCHE Rissa al Vasto nella notte: «Vietare il consumo di alcolici in strada»

Per coinvolgere le comunità straniere il Comitato ha anche tradotto la locandina dell’evento in inglese, francese e arabo, affiggendola sulle vetrine dei negozi in via Torino, via Milano, via Firenze e tutte le zone adiacenti la stazione di piazza Garibaldi.

«Mondo Vasto» è in effetti uno spazio pubblico nato dalla collaborazione tra il Comitato Orgoglio Vasto e L’Asilo (spazio culturale nel centro storico di Napoli). Un luogo d’incontro da cui  insomma far ripartire il territorio.

«Ci siamo chiesti cosa mancasse nel quartiere - spiega Alfonso Di Napoli, uno dei fondatori del Comitato - e la risposta è stata: socialità. Noi siamo genitori. Penso a cosa mio figlio può fare in questo rione e al perché non posso farlo uscire di casa. La realtà è che manca un luogo di aggregazione. Il Vasto è la porta principale della città e allora vogliamo dare un’immagine diversa di Napoli a chi arriva alla stazione centrale. Un messaggio soprattutto di accoglienza, mettendo in campo attività come teatro, musica, festival di street food».
 


Ma in cosa consiste il progetto di ridare bellezza e dignità al Vasto? A spiegarlo è Roberto Ciampi, un altro referente del Comitato: «Pensiamo alla realizzazione di murales, a visite guidate, a installazioni e performance artistiche, ma anche a musica e reading di poesia nelle strade del quartiere, che vogliamo far rinascere in questo modo.
I temi? Saranno principalmente Napoli, ma anche l’integrazione e l’accoglienza», conclude. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA