A pochi giorni dal suo lancio, ha già raccolto più di 1200 firme la petizione online lanciata su Change.org dal Comitato per la tutela del Complesso Pio Monte di Pietà per salvare dalla speculazione questo luogo storico, che «dal secolo XVI ha rappresentato per la Città di Napoli un polo di Solidarietà e di contrasto alla Speculazione». Come si legge nella petizione, infatti, «l’attuale proprietario, ovvero Banca Intesa Sanpaolo di Milano, lo svende a privati che lo vogliono destinare ad attività incoerenti con il Valore storico, artistico, culturale e sociale che lo vide nascere e che avranno finalità commerciali con mero scopo di lucro».
Circostanze che hanno spinto i promotori della petizione a lanciare una raccolta firme, indirizzata al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al Ministro delle Attività e dei Beni Culturali Dario Franceschini: «la Città di Napoli che è stata Capitale di un regno millenario», spieganogli autori, «già è stata ‘spogliata’ di molte delle sue più importanti memorie storico-culturali mettendo a rischio l'Identità per la quale è famosa nel Mondo.
«Salviamo il Pio Monte di Pietà dalla speculazione e facciamone un ‘Polo Archivistico Storico ed Economico’ e la ‘Casa-museo delle Arti e dei Mestieri Tradizionali’ aperta alla Formazione giovanile, ma non solo, per la Liuteria a plettro, per la Sartoria storica, per l'Arte Presepiale di qualità, per lo Spettacolo e per la Canzone Napoletana», concludono.