Mr Dick a Napoli, è subito pienone: «Ma tanta curiosità stupisce, la gente ha viaggiato poco»

Tra i napoletani in fila: «Non c'è un'occasione per acquistarlo, è un dolce divertente che può essere gustato in ogni momento»

Mr Dick, la nuova sexy pasticceria del Vomero
Mr Dick, la nuova sexy pasticceria del Vomero
di Emma Onorato
Domenica 29 Gennaio 2023, 19:00 - Ultimo agg. 30 Gennaio, 16:16
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Se ne sono dette di cotte e di crude sull'apertura della nuova pasticceria del Vomero: Mr Dick. Una novità che in poco tempo è diventata un bollente trending topic, non solo nel cuore del quartiere collinare, ma anche sui social. Un chiacchiericcio che ha scatenato colorate polemiche di cui diversi mass media hanno trattato. Così, a distanza di una settimana dall'inaugurazione, si è scelto di tornare a visitare la vetrina più spettegolata di via Scarlatti. È sabato sera e fuori la sexy pasticceria c'è una fitta ressa di adolescenti che sembrano diverti all'idea di provare il nuovo dolce dalla forma osé. Nessuna vetrina oscena, non è esposto nulla all'esterno del locale. C'è solo l'insegna del brand in bella vista (un marchio in lingua inglese). Quindi per scegliere il prodotto - che riproduce la forma del genitale maschile e femminile - c'è bisogno di entrare ed avvicinarsi al bancone. «La trovo una cosa molto originale, una novità divertente e attuale - commenta Simona in riferimento alla nuova apertura - Sicuramente la proverò, non oggi perché c'è troppo caos, ma senza dubbio prima o poi avrò il piacere di degustare questo prodotto». 

«Già conoscevo questo genere di attività perché ho sempre viaggiato molto - commenta Fabrizio - è un qualcosa di normale in Europa, è presente sia in Spagna che in Olanda, quindi non vedo il motivo per cui questa attività non possa stare anche qui - continua il giovane 31enne - Quel che mi stupisce è la tanta curiosità che, a parer mio, denota come la gente abbia viaggiato poco». E ancora: «È una novità, è la prima che apre in città, e normalmente le novità piacciono a tutti - commenta la giovane Chiara, divertita all'idea di entrare nella sexy pasticceria insieme al suo ragazzo - Ancora non ho provato il nuovo prodotto ma la curiosità mi spinge ad assaggiarlo». Insomma c'è chi non si tira indietro alla novità sbarcata in città, anzi: «Non ci vedo niente di male. È bello vedere un negozio con un'offerta gastronomica diversa e divertente come questa. Ci sta la tradizione, ma ci sta anche un tipo di locale differente, innovativo, senza per questo calpestare la grande e antica tradizione che rappresenta la pasticceria napoletana», è il punto di vista di Giulio che insieme ai suoi amici ha provato questa nuova esperienza gustativa.

Ma qualcuno strizza l'occhio su un altro aspetto: «La fila che c'è oggi la trovo esagerata», un pubblico formato soprattutto da giovani e giovanissimi: «Ormai il Vomero è diventato il quartiere della mangiatoria, dello street food, quindi è normale che i maggiori clienti siano proprio loro». Purtroppo, al di là del target d'età di clientela, balza all'occhio come il gran numero di consumatori generi - in poco tempo - un'elevata quantità di rifiuti. Immondizia riversata sul ciglio del marciapiede adiacente alla fermata del pullman. 

Nei giorni scorsi è stata criticata anche l'ubicazione dell'attività (vicino una fermata del pullman e di fronte un negozio di giocattoli). Ma, dal punto di vista di Simona, le polemiche alzate nei giorni scorsi sembrano essere state montate più del dovuto: «Le trovo delle false ipocrisie, in particolare mi riferisco a chi suppone che questo tipo di offerta gastronomica possa deviare in qualche modo la loro forma mentis dei giovani. Siamo nel 2023, i ragazzi e le ragazze di oggi sono avanti. Quindi trovo inutile fare polemica». Sulla stessa linea di pensiero è anche Fabrizio che afferma: «Non ci vedo nulla di scandaloso. Questa è l'era moderna. Basta aprire internet: un primo ventaglio che consente di poter accedere a tutto. Ormai anche i minorenni sono bombardati da contenuti del genere».

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Gli acquirenti della nuova sexy pasticceria sono perlopiù guidati da un approccio disinvolto che ricorda uno stile alquanto scherzoso: «Non c'è un'occasione per acquistarlo, è un dolce divertente che può essere gustato in ogni momento». Alcune ricorrenze come addii al celibato, o al nubilato, sembrano poter calzare a pennello. Ma c'è anche chi osa: «Questo è un dolce lo regalerei anche a San Valentino senza alcun problema», anche se c'è da dire che in questo caso si punterebbe più sull'ironia che sul romanticismo. Così degli avventori spiegano la loro prima esperienza di acquisto. Viene raccontato come i dipendenti - dietro al bancone - accompagnano il momento della scelta con battute e doppi sensi. De gustibus. «C'è a chi può dare fastidio e chi lo trova divertente, dipende dalla soggettività della persona. Personalmente non lo trovo così scabroso». Infine c'è chi ricorda come sia difficile poter superare il sapore unico ed inimitabile della tradizione: «C'è scritto che è meglio del babà! Lo provo, perché no, anche se non credo che sia meglio dell'iconico babà».

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