Albergo dei Poveri di Napoli, Sangiuliano firma l'intesa: «Alla Biblioteca 7mila metri quadrati»

Accordo valido fino al 2027: altri 10mila mq saranno destinati al Museo Nazionale

Manfredi e Sangiuliano nell'Albergo dei Poveri
Manfredi e Sangiuliano nell'Albergo dei Poveri
di Valerio Esca
Mercoledì 8 Marzo 2023, 00:00 - Ultimo agg. 16:00
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«Restauro, valorizzazione e rigenerazione urbana del Real Albergo dei poveri». Questo l’oggetto del protocollo di intesa tra ministero della Cultura e Comune di Napoli, che questa mattina il ministro Gennaro Sangiuliano e il sindaco Gaetano Manfredi sottoscriveranno a Palazzo Fuga. Un accordo - valido fino al 31 dicembre 2027 - che va inquadrato in una visione complessiva di rilancio dell’area. Difatti nell’intestazione del documento è scritto a caratteri cubitali che il tutto rientra nell’ambito di un progetto di rivitalizzazione urbana di piazza Carlo III, via Foria e piazza Cavour. Non a caso le parti si impegnano a costituire una Fondazione o un altro soggetto giuridico per la successiva gestione del sito, che avrà una responsabilità - sotto l’aspetto sociale - non indifferente rispetto all’area nella quale insiste. La superficie sulla quale dovranno essere effettuati lavori di restyling - per un ammontare di 100 milioni di euro nell’ambito del Pnrr - è pari a circa 50.449 metri quadrati complessivi e consentirà la fruibilità pubblica dell’edificio e dell’area antistante. 

Cosa prevede il patto? Che le parti si impegnino a verificare la possibilità di reperire ulteriori fondi e a fornire la massima collaborazione per la realizzazione degli obiettivi previsti dallo stesso. In particolare il Mic si impegna a garantire il rilascio dei pareri e delle autorizzazioni che si dovessero rendere necessari, anche mediante il coinvolgimento della Sovrintendenza speciale per il Pnrr, mentre il Comune di Napoli si impegna a garantire la massima partecipazione della cittadinanza nel processo di valorizzazione dell’area, ad assicurare il corretto utilizzo del sito e ad adottare le forme di gestione più adatte per lo sviluppo culturale, economico e turistico del territorio. Saranno inoltre indette riunioni periodiche volte a esaminare e definire le azioni da intraprendere sulle strutture dell’Albergo dei poveri e sulla zona circostante. 

Dagli esiti delle analisi svolte e dagli approfondimenti espletati dai competenti uffici del Comune e del ministero, in questa prima fase di attuazione, si ipotizza, orientativamente, di destinare al Museo archeologico nazionale di Napoli circa 10mila metri quadrati; all’ Università-alta formazione circa 17mila metri quadrati; alla Biblioteca nazionale di Napoli circa 7mila 500 metri quadrati; agli spazi comuni da utilizzare per usi temporanei o per altri usi circa 14mila metri quadrati.

La parte residua dell’edificio sarà invece oggetto di restauro e valorizzazione a seguito di ulteriori finanziamenti che saranno reperiti. 

 

«Il rilancio e la conseguente valorizzazione dell’Albergo dei poveri sono state una delle priorità per la nostra amministrazione sin dall’insediamento al fine di riaprire questa straordinaria struttura alla cittadinanza in sinergia con le altre istituzioni coinvolte - ha spiegato ieri Gaetano Manfredi - Con la firma del protocollo insieme al ministero della Cultura, si pongono le condizioni concrete affinché Palazzo Fuga diventi una fabbrica permanente di creatività, cultura, formazione, inclusione sociale ed innovazione aprendosi innanzitutto al quartiere con una vocazione nazionale ed internazionale». 

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Il dossier Palazzo Fuga è stata una delle priorità dell’ex ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna: «Il recupero e la riqualificazione dell’Albergo dei poveri - ha evidenziato la presidente di Azione - sono stati tra i primi impegni che io presi dopo la nomina come ministro per il Sud del governo Draghi. La firma del protocollo d’intesa tra Comune e ministero della Cultura per passare alla fase operativa è quindi un’ottima notizia: si comincia a chiudere un cerchio che rivendico con orgoglio di aver aperto due anni fa, con la scelta di inserire Palazzo Fuga tra i 14 progetti strategici del Pnrr per i grandi attrattori culturali, con un finanziamento di 100 milioni».
 

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