Napoli, altro progetto per il polifunzionale di Piscinola: spazi per giovani e migranti

Napoli, altro progetto per il polifunzionale di Piscinola: spazi per giovani e migranti
di Alessandro Bottone
Venerdì 12 Agosto 2022, 19:40
4 Minuti di Lettura

C'è un nuovo progetto per rigenerare il centro polifunzionale «Lotto 14/b» di Piscinola, quartiere nella periferia nord di Napoli. Il bene comunale in via Nuova Dietro la Vigna, in buona parte abbandonato e degradato, è destinato a ospitare migranti in percorsi di inclusione e integrazione così come già previsto sin dal 2019 quando l'ex amministrazione comunale ha individuato l'immobile per candidarlo a un avviso del Ministero dell'Interno.

Nel 2020 il Viminale ha ammesso a finanziamento la proposta del Comune per tre milioni e 400mila euro. Sono stati avviati i servizi di ingegneria e architettura così come le indagini e la valutazione della sicurezza e della vulnerabilità sismica.

Attraverso queste ultime sono emerse «criticità nella prosecuzione del progetto così come inizialmente strutturato e ammesso a finanziamento dal Ministero dell'Interno» in quanto sono stati evidenziati «importanti carenze strutturali che ledono la staticità dell'edificio» nella parte dell’edificio interessata dall'incendio degli anni scorsi. A ben vedere il pesante rogo è soltanto uno dei problemi per la mancata agibilità: difatti, nei documenti si specifica che le carenze statiche sono «dovute sia ai danni dell'incendio sia allo stato di incuria e abbandono» ed è, dunque, necessario intervenire per ripristinare il livello di sicurezza e l'agibilità.

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Il polifunzionale «lotto 14/b» - a destinazione scolastica, realizzato nell’ambito del piano di zona 167 di Napoli-Secondigliano a partire della seconda metà degli anni Settanta - è costituito da più corpi di fabbrica in cemento armato costruiti in adiacenza e tra loro connessi. Il complesso comprende un auditorium, una piscina, una palestra, una biblioteca e diversi uffici (ex scuola). Inoltre ci sono tre corpi e le aree all’aperto con i campi sportivi. Su suggerimento dei professionisti che hanno seguito l’iter per la rigenerazione del bene comunale sono state scelte altre aree del complesso da recuperare attraverso le risorse ministeriali rispetto a quelle previste in origine. Si interverrà, dunque, sull'intero corpo 3 - in sostituzione dei corpi 1 e 2 - e sulle aree esterne già previste inizialmente. A cambiare è anche la fonte di finanziamento: si passa al POC Legalità 2014-2020 così da «usufruire di un tempo maggiore per la realizzazione di tutte le attività previste dal progetto, attualmente sospese».

Il nuovo piano di fattibilità - approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi - prevede il recupero dell’edificio 3 e dei 14mila metri quadrati di aree all’aperto. Dal rifacimento dei quattro campi esistenti - con nuove pavimentazioni e recinzioni - alla realizzazione di un’area gioco per bambini. Si sistemerà l’area a verde restante con nuove piante creando anche una zona per orti didattici. Si recupereranno i percorsi pedonali esistenti e si realizzano nuovi percorsi di collegamento tra le varie attività. Inoltre, saranno realizzati due nuovi campi da paddle regolamentari secondo le indicazioni della federazione.

L’edificio 3 - negli oltre duemila metri quadrati tra superfici coperte e aree scoperte - accoglierà servizi e locali accessori ai campi quali spogliatoi, bagni, depositi e uffici. Si aggiungono le aule destinate alle attività di formazione che saranno divise tra di loro mediante pareti mobili per rendere più versatile l’organizzazione degli spazi. Qui si immagina di ospitare anche laboratori di avviamento al lavoro destinati ai migranti e di realizzare una buvette. Il giardino antistante sarà destinato a diventare spazio di socialità all’aperto. Prima di intervenire è indispensabile provvedere alla pulizia degli ambienti per rimuovere le macerie dell’incendio: i tecnici stimano 110 metri cubi di materiale da smaltire. Per motivi di sicurezza i corpi 1 e 2 saranno protetti da pannellature in legno sulle quali si potranno realizzare opere di street art così da rendere visivamente piacevole l’ingresso alla struttura.

Il Comune di Napoli dovrà farsi carico della manutenzione e della gestione degli spazi da rigenerare almeno per i cinque anni successivi alla fine del progetto finanziato dal Ministero. Inoltre con l’atto approvato Palazzo San Giacomo si impegna ad affidare gli spazi riqualificati tramite procedure a evidenza pubblica. Molte risorse economiche sono necessarie per riqualificare e recuperare gli altri spazi del polifunzionale di Piscinola che, fino al 2011, è stato utilizzato quale set cinematografico. In quell’anno, nel mese di ottobre, il corpo 2 ha subito un pesante incendio che ha coinvolto diversi piani e spazi. A peggiorare le circostanze l'intervento di vandali e delinquenti che hanno fatto razzia di ogni tipo di materiale rendendo ancora più difficile la “restituzione” del bene ai cittadini di Napoli e dei Comuni limitrofi e, in particolare, ai più giovani e ai migranti cui si guarda stando agli indirizzi dell'attuale amministrazione.

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