Crisi Anm, tra i beni a rischio c'è anche il parcheggio Brin

Crisi Anm, tra i beni a rischio c'è anche il parcheggio Brin
di Pierluigi Frattasi
Domenica 31 Dicembre 2017, 10:56
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Ore difficili in Anm, il cui destino è appeso alla decisione del Tribunale Fallimentare sull'ammissione al concordato preventivo in continuità. Il fascicolo è già all'attenzione dei giudici per un primo screening. Ma la nomina dei commissari è attesa dopo le feste. Tra i nodi da sciogliere ci sarà anche quello del parcheggio Brin, fino a quest'anno di proprietà del Comune di Napoli, ma trasferito, con delibera del consiglio comunale lo scorso marzo, nelle mani dell'Anm, nell'ambito della mega-ricapitalizzazione da 65 milioni di euro. Il Brin, valutato circa 10 milioni di euro, è stato l'unico dei 6 immobili ad essere conferito, dopodiché l'operazione si è bloccata. Nonostante il passaggio di mano, l'Anm non è riuscita a scongiurare il concordato fallimentare. Mentre resta da sciogliere il rebus sul destino della struttura. Sarà possibile metterla al riparo da un'eventuale cessione ai creditori? Allo studio del Comune, intanto, anche la possibilità di trovare una corsia privilegiata, consentita dalla norma, per anticipare il pagamento dei premi di produttività 2016 ai lavoratori. Un'ipotesi per la quale servirà comunque l'ok del Tribunale.

Intanto, la tensione in azienda è alta. E il flop dei prolungamenti di Capodanno è solo uno degli ultimi segnali delle difficoltà che si stanno vivendo in queste ore e dello sconforto che regna tra i dipendenti.

Nonostante l'impegno della Prefettura, infatti, oggi i trasporti chiuderanno alle 20. Niente bus, funicolari e metrò stanotte. Saltate tutte le mediazioni con i sindacati, anche l'estremo tentativo dell'azienda di rivolgersi direttamente ai lavoratori è naufragato. All'avviso per i volontari lanciato da Anm, infatti, non ha risposto nessuno. Duro il sindaco Luigi de Magistris, che a Radio Kiss Kiss Napoli, venerdì sera, si è detto «molto amareggiato e dispiaciuto. Nessuno ha chiesto di lavorare gratis. Le risorse per gli straordinari c'erano. Ci siamo presi delle responsabilità in questi giorni per salvare l'azienda. Non si capisce perché non si trovino persone che vogliano fare lo straordinario a 80 euro a notte. In un mondo in cui dobbiamo stare vicini a persone licenziate e ai precari non è un bel segnale».
 
Concetto ribadito ieri dall'assessore ai Trasporti Mario Calabrese: «Un segnale molto negativo verso la città, i napoletani e la marea di turisti. Abbiamo fatto tutto il possibile perché questo non accadesse, ma nessun lavoratore Anm ha dato la propria disponibilità a lavorare con retribuzione dello straordinario la notte di Capodanno. Si è persa un'occasione per riguadagnare un rapporto di fiducia con la città. L'azienda deve cambiare passo e questa sarà la nostra priorità per il prossimo anno. Lavoratori e sindacati abbiano ben chiaro che la situazione è grave e che si stanno facendo degli sforzi per salvare Anm, garantire i posti di lavoro e offrire un servizio adeguato».

Tra i nodi del contendere, insomma, quello delle mancate premialità, saltate a causa della mancanza di un accordo aziendale. Mentre in Eav e Ctp si è concordato un bonus di 40 e 45 euro lordi a ora. In Anm, la proposta del Comune si è fermata agli straordinari notturni e festivi, per un massimo di 18 euro lordi l'ora, invece dei quasi 60 dello scorso anno. In pratica, lavorare tutta la notte di Capodanno ai dipendenti Anm avrebbe fruttato in totale circa 150 euro lordi, rispetto ai 3-400 del 2016. Per i sindacati, però, il flop dei prolungamenti non sarebbe legato alla questione economica, bensì alla decisione del Comune di accedere al concordato preventivo per Anm e al mancato rispetto degli accordi, tra i quali il pagamento del premio di produttività 2016. Per Fulvio Fasano (Ugl): «Il sindacato e i lavoratori hanno ben chiaro qual è il problema dell'azienda. Non bisogna scaricare la colpa sui lavoratori. In altri casi, con una società che ha appena portato i libri in Tribunale, i trasporti si sarebbero fermati completamente, mentre in Anm si continua a lavorare nonostante le mille difficoltà quotidiane». Mentre Fabio Cuomo (Orsa) si domanda: «Perché, se ci sono i soldi per gli straordinari, non si pagano i premi di risultato già maturati nel 2016? Perché tanta attenzione sul Capodanno e non anche per il livello del trasporto negli altri 364 giorni? Se i prolungamenti quest'anno non si sono fatti, non è colpa dei lavoratori. Le minacce dei licenziamenti non ci spaventano».

Anche il presidente della I Municipalità, Francesco Chirico, entra a gamba tesa nella querelle sui prolungamenti. «Onore al merito ai lavoratori Eav scrive in un post su Facebook - che garantiranno per la prima volta corse dalla periferia nella notte di San Silvestro. Di tutt'altra pasta i lavoratori Anm che invece rifiutano di lavorare pur avendo garantito lo straordinario, ma non basta perché vogliono pure la premialità. Sebbene la protesta sia legittima per fare chiarezza sul futuro aziendale, non credo sia una buona cosa non garantire il servizio perché il danno va ai cittadini ed i lavoratori non affermeranno così meglio le loro ragioni».
Getta acqua sul fuoco il presidente Eav Umberto De Gregorio: «Ingiusto mettere in concorrenza i lavoratori di Eav con quelli di Anm o Ctp. Le storie delle aziende hanno avuto momenti diversi. Anm era sana e ora è in grande difficoltà. Eav era praticamente fallita e ora è in ripresa. I lavoratori subiscono, meritano rispetto, tutti. Capisco il rifiuto dei lavoratori di Anm a fare il notturno la notte di Capodanno in un clima aziendale dove si respira aria di fallimento. Lo hanno sempre fatto negli anni passati e quest'anno non se la sentono, è comprensibile. Piuttosto credo che qualcuno dovrebbe chiedersi perché e come negli anni dal 2013 al 2016 è stata concessa una premialità per la notte di capodanno al singolo lavoratore pari al doppio di quella che oggi concede Eav. Eppure i bilanci erano già in crisi. Ci si accorge poi improvvisamente a dicembre del 2017 che i costi erano insostenibili». Critico anche Mario Coppeto, consigliere di Napoli in Comune a Sinistra: «Oggi è una pagina nera per Napoli, ci sono responsabilità diffuse. Massima vicinanza ai lavoratori. Si chiude il 2017 nel peggior modo».

Intanto, cominciano a circolare volantini firmati «I lavoratori di Anm» molto critici nei confronti dell'amministrazione comunale. In un documento diffuso ieri pomeriggio, i dipendenti scrivono: «Il sindaco è deluso? Dovrebbe ringraziarci per tutto quello che facciamo ogni giorno. Siamo noi i delusi. Nel mondo civile non esiste lo straordinario non retribuito. Per il pomeriggio di Natale e Capodanno siamo stati obbligati a restare a casa, perché c'erano accordi già in essere che si sarebbe potuto rispettare. Chiediamo scusa ai napoletani per quanto sta accadendo, anche se non siamo i responsabili dei disservizi».
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