Napoli, l'edificio è vincolato: l'asilo di Materdei non sarà più abbattuto

I fondi destinati alla demolizione non andranno persi ma usati per riqualificare la struttura

L'istituto Rocco Jemma di Materdei
L'istituto Rocco Jemma di Materdei
di Mariagiovanna Capone
Sabato 4 Febbraio 2023, 00:01 - Ultimo agg. 11:01
4 Minuti di Lettura

In pochi giorni la Soprintendenza all’Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il Comune di Napoli ha fugato ogni dubbio: l’edificio Casa della madre e del bambino Rocco Jemma di via Appulo a Materdei ha più di 70 anni. È quindi sotto vincolo architettonico e non può essere demolito e ricostruito come aveva invece pianificato l’amministrazione comunale nel progetto Pnrr finanziato per l’adeguamento sismico della struttura che attualmente è sede del nido Rocco Jemma.

Tuttavia i 4 milioni 763 mila euro stanziati dal ministero dell’Istruzione e del Merito non andranno persi come ipotizzato in un primo momento: l’assessorato comunale all’Istruzione aveva esortato il Servizio Tecnico Scuole a produrre un nuovo progetto senza demolizione che avrebbe permesso comunque di ottenere l’adeguamento sismico. Il ministero ieri ha approvato il nuovo piano e ha confermato la possibilità di utilizzare i fondi del Pnrr destinati all’abbattimento per il nuovo progetto di miglioramento sismico e la rifunzionalizzazione della struttura. Il guscio esterno della Casa della madre e del bambino Rocco Jemma sarà quindi soltanto ristrutturato, mentre la demolizione avverrà in gran parte solo all’interno dell’involucro permettendo così non solo l’adeguamento sismico ma anche una distribuzione di aule, sale e bagni in maniera più funzionale. 

Gli uffici della Soprintendenza hanno risolto l’arcano rispondendo alle richieste del Comune di Napoli sulla datazione dell’edificio scolastico Casa della madre e del bambino Rocco Jemma comunicando ufficialmente «l’esistenza del vincolo storico in quanto, dal confronto tra le foto aeree dell’epoca, è possibile evincere che l’edificazione risale ai primi anni ’50». La notizia presa così d’impatto, potrebbe far pensare alla perdita dei fondi Pnrr finanziati per i lavori di adeguamento sismico previsto dalla normativa vigente, la quale stabilisce che questa tipologia di interventi è obbligatoria per gli edifici con una funzione di pubblica utilità come le scuole, appunto. Inizialmente l’assessore Maura Striano in un’intervista al Mattino aveva precisato che, nel caso l’edificio fosse stato sotto vincolo, i fondi si sarebbero persi e la struttura avrebbe cambiato destinazione d’uso, con la nuova problematica di trovare un altro edificio per il nido Rocco Jemma.

Tuttavia le cose sono andate meglio di quello ipotizzato, in particolare per i residenti di Materdei che hanno manifestato contro l’abbattimento. 

Video

«Con i nuovi elementi acquisiti, per i quali ci eravamo già mossi nelle scorse settimane, siamo in grado di presentare un nuovo progetto entro i tempi fissati dal Pnrr» ha precisato Striano. «Questo piano interesserà buona parte dell’edificio dotandolo delle caratteristiche necessarie a renderlo non soltanto più funzionale ma idoneo dal punto di vista sismico. È molto importante che il ministero abbia accolto la nostra proposta di trasformare l’intervento a realizzarsi da “demolizione e ricostruzione” ad “adeguamento sismico e rifunzionalizzazione”». Presto quindi si avvieranno le procedure per ristrutturare l’edificio (le tramezzature interne saranno tutte abbattute) che entro i 2 anni da inizio lavori sarà riconsegnato ai 54 bimbi del nido Jemma. Striano ha invitato intanto le famiglie di Materdei a procedere nelle iscrizioni «in quanto per il prossimo anno vi è capienza nei due nidi comunali Cairoli e Fanciulli, ma si stanno valutando ulteriori soluzioni in prossimità dell’istituto, che potranno essere rifunzionalizzate con fondi già nelle disponibilità dell’assessorato». Uno su tutti, la Casa dello Scugnizzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA