«Lavoro e giovani sono un connubio inscindibile - furono le parole del preside - che è al centro del malessere diffuso e che può rappresentare la chiave del cambiamento e della bonifica delle nostre terre dati di violenza, di criminalità, di traffico del male». Ed è al lavoro che occorre «tendere, perché è con il lavoro che salviamo la famiglia, la comunità, la città, i giovani». Nella lettera di presentazione dell'evento, il cardinale scrive: «Non c'è in noi la presunzione di avere risposte ricette miracolose di fronte alla disoccupazione giovanile che al sud è ancora elevata, come confermato dai dati dello Svimez ma perché sentiamo il bisogno e l'urgenza di stare dalla parte delle famiglie e soprattutto dei giovani, futuro dei nostri ami territori».
«Non faremo analisi o diagnosi - sottolinea - ma ragioneremo su cose e progetti possibili la cui realizzazione non può prescindere dall'impegno sinergico di tutti a cominciare dalla Chiesa».
Ci saranno interventi, dibattiti e riflessioni sul lavoro e sul Mezzogiorno e, tra le personalità che prenderanno parte all'iniziativa, oltre al ministro Claudio De Vincenti, anche monsignore Nunzio Galantino, segretario della Cei, e il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Si alterneranno gli interventi dei vescovi delle varie realtà del Sud Italia