Napoli, Bronx da abbattere e polifunzionale da costruire: ecco il Recovery Plan per San Giovanni a Teduccio

Napoli, Bronx da abbattere e polifunzionale da costruire: ecco il Recovery Plan per San Giovanni a Teduccio
di Alessandro Bottone
Sabato 17 Aprile 2021, 18:09 - Ultimo agg. 18 Aprile, 09:31
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Una "stecca" delle palazzine del Bronx sarà abbattuta dando spazio alla riqualificazione dell'area. E a due passi, in viale 2 Giugno, invece, si realizzerà il centro polifunzionale a completamento della cittadella scolastica. É quanto previsto da due progetti candidati ai finanziamenti del Recovery Plan presentati ieri al Maschio Angioino rispettivamente da Comune di Napoli e Città Metropolitana di Napoli. Parliamo di interventi che riguardano l'area di Taverna del Ferro, a San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale del capoluogo campano.

Il Bronx di Napoli Est è costituito da due "stecche" di palazzine popolari realizzate nel periodo post sisma del 1980, oggi parte del patrimonio residenziale pubblico del Comune di Napoli. Parliamo dell'edilizia alta interessata, in questi anni, dagli interventi dello street artista Jorit che ha realizzato quattro murales tra cui i volti di Diego Armando Maradona e di Che Guevara. Gli edifici necessitano di importanti interventi di messa in sicurezza e riqualificazione viste le continue infiltrazioni di pioggia e la più generale usura di parapetti, facciate, balconi, eccetera. In queste settimane sono in corso i lavori che riguardano scale e ballatoi così da ripristinare decoro e sicurezza.

Già da tempo, però, si ragiona sull'abbattimento di una "fila" di alloggi così da avviare la riqualificazione completa dello spazio. Tale progetto è stato inserito nella "missione 2" del Comune di Napoli per l'obiettivo "Equità, inclusione sociale e territoriale" assegnando una cifra per 65 milioni di euro.

Sono previsti, invece, 30 milioni di euro da parte della Città Metropolitana di Napoli per il completamento del polo scolastico in viale 2 Giugno. Parliamo del centro polifunzionale progettato all'inizio degli anni Duemila e non ancora realizzato nell'area degradata a ridosso dei due istituti scolastici, ovvero Cavalcanti e Don Milani.

L'obiettivo è, appunto, la riqualificazione dello spazio con una struttura di tre piani e un livello seminterrato, un auditorium di 450 posti, aule per formazione, sala convegni, galleria espositiva, mediateca, uffici, bar, laboratori musicali e teatrali e cabina traduzioni. E ancora: un ristorante e un'arena spettacoli sull'ultimo piano scoperto con una grande vela come schermo di proiezione visibile dalla strada e dal parco. Si tratta di spazi per la formazione post-scolastica e attività culturali, di intrattenimento e ricettive ospitati nella futura infrastruttura pensata nel rispetto dei principi di sostenibilità ed eco-compatibilità.

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Dunque, due progetti di grande portata per l'area a ridosso del parco comunale 'Massimo Troisi', il “laghetto”. Nelle prossime settimane si capirà se gli interventi saranno ammessi ai finanziamenti del Recovery Plan. Gli enti di piazza Municipio e di piazza Matteotti hanno dettagliato opere e investimenti per 1.530 milioni per il Comune di Napoli e 227 milioni per Città Metropolitana. Mobilità, inclusione sociale, transizione ecologica, digitalizzazione: obiettivi di grande tenore per i quali, appunto, sarà necessario attendere le risorse richieste e tanto sperate.

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