Il sovrintendente Garella: «Metrò, il Plebiscito resta la soluzione migliore»

di Pierluigi Frattasi
5
- 37
«Sulle grate al Plebiscito decideremo nel giro di una decina
di giorni. È un tema importante e non credo che si possano
tenere in sospeso per mesi enti, stazioni appaltanti e
società. Aspettiamo di leggere le carte che saranno
trasmesse dal Comune. E contiamo di arrivare in tempi rapidi alla
conclusione». È chiaro il sovrintendente Luciano
Garella, che in questi giorni è fuori città e non ha
ancora potuto visionare il dossier realizzato da Metropolitana di
Napoli e Ansaldo Sts e consegnato lunedì a Palazzo San
Giacomo. «Confidiamo - spiega - che le società abbiano
impiegato questi 20 giorni per meglio definire gli elementi di
contorno che sono stati già alla base della prima
autorizzazione. Aspettiamo di vedere gli approfondimenti, le
relazioni e i grafici integrativi, prima di poterci
esprimere». Costi esorbitanti, tempi e ingombri moltiplicati,
impatto archeologico e rischi geologici, oltre a numerose
interferenze con i sottoservizi, i motivi principali contenuti nel
dossier che sconsiglierebbero, secondo i tecnici, la localizzazione
della camera di ventilazione del metrò della Linea 6 in
Largo Carolina e giocherebbero, invece, a vantaggio di piazza del
Plebiscito, dove si trovano già le cavità realizzate
negli anni '90 per l'ex Ltr, individuata come unica
soluzione percorribile. «Non conosco i documenti - ribadisce
Garella - ma è comprensibile che i tecnici sottolineino come
utilizzare dei locali già esistenti, anziché scavare
un pozzo ex novo, sia più sicuro».
Sovrintendente, quali sono i prossimi passi?
«Valuteremo i documenti. Non è escluso che possano essere sottoposti anche all'attenzione della Direzione generale del Mibac. Per come si è determinata, si tratta di una procedura singolare, che si decide in corso d'opera».
Mercoledì 14 Novembre 2018, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 14-11-2018 14:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sovrintendente, quali sono i prossimi passi?
«Valuteremo i documenti. Non è escluso che possano essere sottoposti anche all'attenzione della Direzione generale del Mibac. Per come si è determinata, si tratta di una procedura singolare, che si decide in corso d'opera».
CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO:
- Accesso illimitato agli articoli
selezionati dal quotidiano - Le edizioni del giornale ogni giorno
su PC, smartphone e tablet
Se sei già un cliente accedi con le tue credenziali:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
5 di 5 commenti presenti
2018-11-14 20:13:56
Spero che il buon senso abbia il sopravvento, e che i lavori proseguano là dove erano iniziati, ossia a P.zza Plebiscito. La sicurezza di una Metro (un'opera grandiosa e non 'na pazziella!) è ben più importante di un piccolo, insignificante inestetismo creato per pura necessità in una grande piazza. Disturbano il concerto di Capodanno? Perchè non spostare altrove le statue esistenti, che danno molto più fastidio e sono meno utili della camera di ventilazione?
2018-11-14 14:47:34
indimeno che sta metropolitana sono quasamente quarantanni e non lanno ancora finita
2018-11-14 11:45:26
Non capisco il perchè i lavori bisogna farli sempre a uno o due mesi prima delle feste Natalizie forse per pagare la tredicesima mensilità? Perchè altre risposte non me le so dare so di certo che tutto questo E' UNO SCHIFO immaginate il concerto di capodanno in piazza Plebiscito con le transenne dei lavori non sarebbe meglio rimettere i basoli e rimandare dopo le feste. A che serve costruire stazioni ferroviarie avvenieristiche quando a lavoro ultimati staremo sempre a criticare un servizio che non sarà mai all'altezza.
2018-11-14 08:48:43
per questa storia ce la dobbiamo prendere con le varie anime nascoste nelle associazioni per Napoli spesso piene di professionisti che sobillano per bloccare lavori ecc, per il solo scopo di entrare nel banchetto- Sono queste pseudoassociazioni che si dovrebbero combattere anzicché il blocco delle opere pubbliche.
ACCEDI AL MATTINO
oppure usa i dati del tuo account