È caos rifiuti a Napoli, Chiaia invasa da materassi e sacchetti

È caos rifiuti a Napoli, Chiaia invasa da materassi e sacchetti
di Valerio Esca
Sabato 2 Giugno 2018, 14:19
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Sacchetti neri, sacchetti blu, carte, cartoni e ingombranti. Arriva giugno, si avvicina l'estate e la crisi dei rifiuti sembra non passare mai. Qualche giorno fa l'allarme è stato lanciato dalla seconda Municipalità, questa volta tocca alla prima: Chiaia-San Ferdinando-Posillipo. La raccolta va a rilento e negli angoli più esposti della city lo scenario è da tregenda. Sulla scrivania del presidente del parlamentino, Francesco de Giovanni, centinaia di segnalazioni. Soltanto nell'ultimo mese se ne contano oltre 40. Più di una al giorno. Non sarà un'emergenza, ma si paga ancora lo scotto di una filiera, quella dei rifiuti, che si mantiene su un equilibrio molto instabile. 

Via Croce Rossa, via Piscicelli, via Petrarca, piazzetta Eritrea, viale Gramsci e via Caracciolo sono soltanto alcune delle vie sulle quali la Municipalità accende i riflettori. «Siamo arrivati ad una percentuale del 75 per cento di segnalazioni/proteste che quotidianamente arrivano sulla mia scrivania che riguardano esclusivamente i rifiuti - denuncia il presidente de Giovanni - In pratica tutte le altre problematiche, e sono tante,  sono diventate residuali. Siamo invasi dalla spazzatura e con l'estate sarà ancora peggio. Non c'è contenitore che non sia stracolmo di rifiuti e non c'è angolo di strada che non sia occupato da montagne di spazzatura». A Vico Ischitella, in pieno giorno i cassonetti si presentano stracolmi di spazzatura, talmente pieni che alcuni sacchetti sono poggiati a terra, sul ciglio della strada. A mezzo metro dalla Riviera di Chiaia. Il monnezza tour della prima Municipalità porta a Rampe Brancaccio dove la situazione è la medesima. A pochi passi da largo Maurizio Estate anche alcuni pezzi di legno, un tavolo e un divano celeste. Una vergogna, per la vista e per l'olfatto. Perché oltre agli ingombranti c'è l'umido, che con il caldo crea un mix micidiale di olezzo infernale.  E ancora via Piscicelli, Santa Maria della Neve, vico Vasto a Chiaia e via Chiatamone, dove un nastro bianco e rosso delimita la strada da alcuni resti di rifiuti bruciati. 
 
«Ogni giorno inviamo un numero esponenziale di segnalazioni alla partecipata che si occupa di rifiuti» tuona il numero uno della Municipalità. «Purtroppo il sindaco aggiunge de Giovanni, insieme all'assessore Chiosi - si vanta di aver risolto il problema rifiuti, pur sapendo che le cose stanno molto diversamente da quanto afferma. Non c'è una strada che non sia in condizioni di degrado ambientale. Il lerciume è ovunque. Allo spazzamento inesistente si aggiungono anche cassonetti strapieni e rifiuti d'ogni genere mai rimossi. La città è sporchissima». Una delle incognite maggiori riguarda il ritiro degli ingombranti, sparsi un po' ovunque con tanto di codice di riferimento per gli operatori Asìa.

Per Palazzo San Giacomo quello degli ingombranti è un problema «già risolto». «Non c'è nessun rallentamento nella raccolta spiega il vicesindaco Raffaele Del Giudice - semplicemente dobbiamo fare uno sforzo maggiore per pubblicizzare le dieci isole ecologiche comunali. Le persone spiega il numero due di Palazzo San Giacomo - sono abituate a lasciare ingombranti dove capita ed è sbagliato». 
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