Napoli: caos, assembramenti e cibo in strada prima di Capodanno

Napoli: caos, assembramenti e cibo in strada prima di Capodanno
di Alessandra Martino
Giovedì 30 Dicembre 2021, 16:17 - Ultimo agg. 31 Dicembre, 11:54
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Passeggiata tra i pastori, picnic e assembramenti all'aperto all'antivigilia del Capodanno, a Napoli, nel Centro Storico. Nulla sembra cambiato.

La Via dei Presepi, anche questa mattina, è stata presa d'assalto da napoletani e turisti provenienti da altre regioni italiane per visitare le tradizionali bancarelle dei maestri presepisti. Perciò, inevitabili si sono riproposti gli assembramenti.

San Gregorio Armeno, nell’ora di punta era intasata, le persone in visita facevano fatica anche a camminare tra le bancarelle. Fatica dovuta anche al dispositivo non attivo del senso unico pedonale, attuato durante il periodo natalizio.

Di conseguenza, la mancanza di controlli e di organi della polizia ha creato un vero imbuto nel Centro Storico.  La maggioranza dei visitatori era munita di mascherina, ma molti anche quelli che la portavano abbassata sotto il mento.

Le persone hanno comunque mangiato e bevuto in strada, non rispettando le regole, l'ordinanza regionale e comunale, valida dal 23 dicembre al 1° gennaio che, proibisce il consumo di cibi e bevande alcoliche e non (eccetto l'acqua) nelle aree pubbliche.

Le ordinanze, tra l’altro, prevedono delle differenze.

Il 23, 24, 25, 31 e 1° gennaio «dalle ore 11 alle ore 5 del giorno successivo ai bar e agli altri esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell'acqua».

Ricordiamo che, il 23 dicembre scorso, in Regione Campania e in particolare il Comune di Napoli hanno attuato un'ordinanza che vietava il consumo di cibo e bevande in strada ma neanche questa volta è stata rispettata.

L’acqua, in Via dei Tribunali, però, è stata sostituita da birra e spritz per iniziare, prima del previsto, i festeggiamenti (vietati) di San Silvestro.

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I divieti anti-Covid sulla carta resistono, ma nessuno li rispetta. L’ordinanza emanata dal presidente della Regione Campania, non fa più breccia: prevedeva e prevederebbe, i non assembramenti, utilizzo della mascherina, il divieto di consumare cibi e bevande all'aperto.

Sanzioni da 400 a 1.000 euro, chiusura dell'attività e dell'esercizio dai 5 ai 30 giorni. Sono queste le pene previste dalla nuova ordinanza anti-Covid di De Luca in Campania, in vista delle feste natalizie.

Ebbene, come detto, nella realtà della strada queste disposizioni vengono sistematicamente ignorate dalla maggioranza di cittadini e commercianti. 

Le sanzioni e la curva del contagio da coronavirus nell'intero Paese, ieri i positivi in Campania erano 9802 non hanno fermato l'incuria delle persone che hanno deciso di voler "vivere" come se nulla fosse mai successo.

Sembra lontanissimo il periodo in cui si provava a rispettare, un minimo le regole che venivano imposte dalle istituzioni. I divieti da Palazzo Santa Lucia e San Giacomo hanno perso efficacia.

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