Il centro storico di Napoli è pronto al recupero di un altro bene storico dismesso: si tratta della Cappella Pappacoda, uno dei rari esempi di tardo gotico napoletano, un vero e proprio gioiello nel cuore del centro storico patrimonio dell'Unesco, inaccessibile a tutti da oltre 10 anni. L'iniziativa popolare è nata sui social ed è frutto di un'intesa tra il parroco don Salvatore Giuliano della basilica di San Giovanni Maggiore e varie associazioni con «Aidacon consumatori» nel ruolo di capofila, che finanzieranno la progressiva riapertura.
I lavori sono iniziati in questi giorni con la pitturazione dei cancelli e continueranno con il rifacimento degli esterni del piccolo tempio, vecchio 600 anni: una volta ristrutturata e messa in sicurezza, la cappella sarà destinata ad iniziative culturali, musicali e sociali, con lo scopo finale di includere soprattutto i più giovani in progetti meritevoli per sottrarli alla strada.
«Per il ventennale di Aidacon - ha precisato il suo presidente Carlo Claps - abbiamo deciso di restituire un gioiello speciale alla nostra città.
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