Napoli, nasce la prima casa accoglienza per persone Lgbt vittime di violenza

Napoli, nasce la prima casa accoglienza per persone Lgbt vittime di violenza
Venerdì 4 Dicembre 2020, 15:01 - Ultimo agg. 19:11
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Dopo la legge regionale campana contro l'omolesbofobia e contro la transfobia, l'Unità delle maggiori associazioni Lgbt napoletane e campane (Antinoo Arcigay Napoli, ALFI Le Maree, ATN, PRIDE Vesuvio Rainbow, Famiglie Arcobaleno, Agedo e Pochos Napoli, con il supporto di Arci Mediterraneo, Dedalus, Néfesh, del Centro di Ateneo SINAPS) riesce ad ottenere un risultato storico: una Casa dell'Accoglienza delle persone Lgbt+ vittime di marginalità, discriminazione e violenza, una struttura unica in tutto il Sud Italia.   

Un risultato ottenuto grazie all'impegno del Comune di Napoli e in prima persona del sindaco Luigi de Magistris.

La Casa, infatti, sarà realizzata in compartecipazione con il Comune di Napoli, dal partenariato di associazioni aventi come capofila l’associazione Antinoo Arcigay Napoli. 

«Napoli, quindi si allinea alle più avanzate esperienze europee - dice de Magistris - e sarà la prima città del sud Italia a dotarsi di una struttura comunale finalizzata ad attività volte alla tutela e alla diffusione delle culture Lgbtqi contro qualsiasi comportamento discriminatorio e per assicurare riparo e protezione alle persone vittime di violenza o in condizioni di disagio socio economico».
 
«La procedura non è stata semplice -  dichiara l’assessore Francesca Menna - L’immobile messo a disposizione era rubricato per uso ufficio e da tempo in disuso per cui si è avviata una complessa procedura di cambio di destinazione d’uso, progettatazione e realizzazione dei lavori di adeguamento e recupero dello stabile».

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