Napoli, Castel dell’Ovo a pezzi tra infiltrazioni e crolli: «Il restauro è urgente»

Napoli, Castel dell’Ovo a pezzi tra infiltrazioni e crolli: «Il restauro è urgente»
di Valerio Esca
Sabato 16 Aprile 2022, 00:00 - Ultimo agg. 12:23
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Castel dell’Ovo è un colabrodo. Erosione e degrado del tufo, infissi e impianti da rifare, infiltrazioni d’acqua e problemi di sicurezza connessi alle aperture non protette dei cannoni verso l’esterno. È tutto nero su bianco in una relazione scritta dal Comune di Napoli, nella quale si evidenziano tutti gli ammaloramenti di uno dei monumenti più suggestivi e importanti sotto l’aspetto culturale e turistico della città. 

La giunta di Palazzo San Giacomo, per correre ai ripari dopo la chiusura della struttura avvenuta giovedì, ha approvato una delibera di somma urgenza per il prelevamento dal Fondo di riserva di 83mila 596 euro per finanziare la messa in sicurezza della parete del castello oggetto della caduta di calcinacci registrata poche ore fa. Sarà predisposto un percorso protetto temporaneo, una sorta di tettoia, fino agli ascensori dove si sono verificati i distacchi di frammenti di conci tufacei. La spesa per l’intervento di messa in sicurezza sarà anticipata dal Comune, ma resterà a carico dell’Agenzia del Demanio attraverso compensazione con le indennità di occupazione e canoni ancora dovuti dal Municipio. «Per tutelare uno straordinario patrimonio della città - ha spiegato il sindaco Manfredi - abbiamo deciso di finanziare immediatamente lavori di urgenza a Castel dell’Ovo in attesa di regolamentare la nuova convenzione con il Demanio ed il ministero della Cultura, enti con cui è in corso una fattiva interlocuzione».

L’elenco degli interventi da compiere è infinito e per rimettere a nuovo il Castello servono complessivamente 8 milioni di euro.

Fondi tra l’altro già stanziati dal Piano di sviluppo e coesione per la città di Napoli, che ha finanziato il progetto di riqualificazione e valorizzazione di Castel dell’Ovo nel 2020. L’obiettivo finale è rendere il monumento un centro di eccellenza culturale, ma per il momento si continuano a rincorrere le emergenze. 

Nel tour del degrado si parte dal viale di ingresso, dove i paramenti murari, dalla sala delle Colonne alla scalinata di accesso al castello, ovvero la cortina est, nonché il paramento posto sotto la scalinata lungo il percorso di accesso al Ramaglietto, presentano fenomeni di erosione dei blocchi tufacei e dei giunti. Non è messa meglio la pavimentazione in piperno della scalinata, che andrà rimessa a nuovo. Il viale di ingresso dà inoltre accesso alla sala delle Carceri e alla sala Italia, che dovranno essere oggetto di revisione e adeguamento impiantistico. Da rifare anche gli infissi. Le costruzioni presenti e le opere di difesa della batteria del Ramaglietto si presentano in pessimo stato di conservazione, anche a seguito delle forti mareggiate degli ultimi anni, necessitando pertanto di urgenti interventi di consolidamento, restauro e rifunzionalizzazione. Il camminamento tra la ghigliottina e l’uscita ascensori, la cosiddetta rampa Normanna, con una pavimentazione in basoli da ripristinare, presenta fenomeni di degrado della facciata in tufo e degli elementi caratterizzanti che si incontrano lungo la strada: cancellate, portali, porte lignee, materiali lapidei. 

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Le cadute di calcinacci vanno chiaramente inquadrate all’interno di una situazione complessiva di abbandono. Basti pensare alla sala Compagna e alla sala delle Colonne, che presentano fenomeni evidenti di deperimento delle facciate, nonché infiltrazioni dalle terrazze. Lo stesso vale per l’edificio che ospita gli uffici dell’Istituto Italiano dei Castelli e del Cai e che comprende anche le sale per esposizioni temporanee dal quinto al settimo livello. In questi ambienti sono stati rilevati problemi di infiltrazioni verso le stanze sottostanti provenienti dall’area dei servizi e dalle terrazze. C’è poi la cosiddetta “terrazza dei cannoni”, che presenta problemi di infiltrazione d’acqua piovana nella pavimentazione in cotto verso i locali sottostanti, in particolare nella sala delle Colonne, oltre a problemi di sicurezza legati alle aperture non protette dei cannoni. Per far fronte a tutto questo andrà chiaramente redatto un progetto esecutivo. Dopo gli ultimi avvenimenti dagli uffici del Comune si è tentato di dare un’accelerata. È stato così pubblicato sul sito del Comune un bando di gara che ha ad oggetto proprio la «progettazione esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione e svolgimento di indagini e rilievi dell’intervento di riqualificazione e valorizzazione di Castel dell’Ovo». L’importo complessivo dell’appalto è di 742mila 510 euro con scadenza fissata alle ore 12 del 19 maggio.

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