Napoli, bene comunale invaso dai piccioni: degrado in Villa Letizia a Barra

Napoli, bene comunale invaso dai piccioni: degrado in Villa Letizia a Barra
di Alessandro Bottone
Mercoledì 29 Giugno 2022, 12:39
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Muore nel degrado Villa Letizia, storica dimora di Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli, una delle Ville Vesuviane del "Miglio d'Oro". La struttura comunale versa in difficili condizioni ed è al centro di una delicata discussione rispetto all'intenzione di utilizzarla per ospitare il presidio delle forze dell'ordine.

Una balaustra che insiste nel cortile dell'edificio risulta pesantemente danneggiata e diversi pezzi della stessa restano a terra.

Il fatto sarebbe da ricondurre a un atto vandalico di alcune settimane fa causato, molto probabilmente, da alcune persone che avrebbero lanciato botti artificiali contro l'edificio storico. L'usura e la mancata manutenzione ordinaria peggiorano le circostanze. Ci sono lesioni su pareti e colonne, segni di degrado in numerosi punti della struttura pubblica che ospita una biblioteca (attualmente attiva ma poco frequentata) e il centro anziani che resta chiuso. Il verde infestante ricopre lo spazio annesso all'edificio che, negli anni, ha ospitato anche alcune realtà associative del territorio.

Non va meglio all'interno dell’edificio con degrado e sporcizia in numerosi punti, come nei locali dedicati alla biblioteca comunale di quartiere. Una situazione particolare e anomala si verifica nel sottotetto della struttura che è completamente cosparso di guano di piccione da diverso tempo con i volatili che invadono lo spazio a ogni ora. Alcuni locali nei diversi piani restano inagibili a seguito di infiltrazioni di pioggia e di allagamenti dovuti a problemi all'impianto. L'ascensore è guasto da tempo.

 

Negli ultimi due anni il Comune di Napoli e la VI Municipalità - che ha l'onore di gestire il bene di Barra - hanno approvato diversi atti per utilizzare la struttura quale sede di una stazione di Carabinieri: c’è uno specifico finanziamento di mezzo milione di euro. Diversi cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali si sono dimostrati contrari a tale scelta in quanto negherebbe gli spazi ai cittadini. A ben vedere questi risultano già inutilizzabili da tempo vista la necessità di interventi di recupero e riqualificazione.

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