Napoli, la cena per i poveri nella basilica di San Lorenzo Maggiore

Napoli, una serata all’insegna della serenità per chi è solo
Napoli, una serata all’insegna della serenità per chi è solo
di Eduardo Improta
Sabato 5 Gennaio 2019, 14:59
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«Ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri». Fino a poco tempo fa questa frase ci faceva pensare ai paesi del terzo mondo, oggi invece non è più così perché i poveri stanno aumentando anche tra noi. Basta visitare le varie mense dei poveri per renderci conto che il numero di italiani che cerca cibo è sempre maggiore ed è sempre più facile vedere nelle nostre strade persone che frugano nei cassonetti dell’immondizia per cercare cibo. La maggior parte delle persone che vanno alle mense sono senza fissa dimora, persone con problemi mentali, altri che hanno avuto un passato burrascoso e ora ce l’hanno con il mondo intero, ex detenuti, ex tossicodipendenti, persone che bevono. E poi ci sono gli extracomunitari, che credevano di trovare qui il benessere e invece si trovano in difficoltà, famiglie povere locali e anziani.
 
 

A conclusione di questo ciclo di festività natalizia circa 400 poveri che abitualmente usufruiscono delle mense dislocate in città hanno consumata una cena nella prestigiosa sala Sisto V, in passato sede del refettorio dei frati, nella basilica di San Lorenzo maggiore. L’evento è stato reso possibile grazie alla disponibilità del frate guardiano del convento Angelo Palumbo, da Vincenzo Gallotto, presidente dell’associazione “L’Arcipelago Onlus”, dal parroco Domenico Sportiello e dai volontari della comunità parrocchiale.

«Bisogna accorgersi dei più deboli e di chi, più di ogni altro, manifesta un bisogno particolare, - commenta frate Angelo Palumbo - chi viene a mangiare non ha necessità di soddisfare solo il bisogno di cibo, ma anche di ritrovare simpatia, rispetto e calore umano che spesso gli sono negati. A volta anche poche parole o un semplice gesto possono scaldare un animo».
 

«Quello di stasera uno sforzo enorme che si unisce a quello compiuto dalle singole Caritas parrocchiali – aggiunge padre Domenico Sportiello - o comunque in altri modi dalla Parrocchia stessa nell'assicurare vicinanza materiale e spirituale ai bisognosi, fornendo loro cibo o anche un momento per parlare dei propri problemi».

È stata una serata all’insegna della serenità, allietata anche con musica e canto dal vivo con il gruppo musicale “Diego Perris Swing Orchestra” composta da Diego Perris, voce e tastiera; Massimo Penza, batteria; Giovanni Busiello, tromba; Peppe Baldini, sax alto; Domenico Baldini, sax tenore; Rosario Penza, percussioni; Rossella Crescenti, voce solista.
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