Napoli, l'inarrestabile agonia della chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato

Napoli, l'inarrestabile agonia della chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato
di Antonio Folle
Martedì 6 Settembre 2022, 16:31
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Dovrebbe essere il gioiello incastonato nella nuova piazza Mercato, rinnovata dopo decenni grazie al progetto Unesco. Invece l'antica chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, uno dei luoghi-simbolo di piazza Mercato e dell'intero centro storico, continua ad agonizzare tra erbacce alte mezzo metro, rifiuti e disinteresse generale. Ormai quasi più nessuno sembra accorgersi del triste destino dell'edificio di culto che ospita al suo interno un cippo sul quale, secondo la tradizione, è stato decapitato il giovanissimo Corradino di Svevia. Le ultime notizie importanti che riguardano la chiesa risalgono addirittura al 2020, quando su richiesta del presidente dell'associazione Gioventù Cattolica Gianfranco Wurzburger, i carabinieri della compagnia Stella intervennero per portare in salvo alcuni antichi messali messi in pericolo dall'irruzione di ignoti all'interno della chiesa abbandonata.

Da allora il silenzio. Di tanto in tanto qualcuno tra i residenti cerca di far sentire la sua voce ma non sembra bastare a destare il Comune di Napoli, la Curia e la Sovrintendenza dal torpore in cui sembrano essere caduti.

A suo tempo i messali - risalenti alla fine del '700 e già parzialmente distrutti da topi e umidità - furono messi in salvo dai funzionari di palazzo San Giacomo, i cancelli divelti furono ripristinati e richiusi, ma nessun passo avanti è stato poi fatto per garantire il futuro della chiesa e per le speranze di una riapertura al culto anch'essa chiesta a gran voce dai residenti della zona.

«Basta illusioni e promesse - denuncia Antonio Pariante del Comitato Civico Portosalvo - se veramente si vuole dare un segnale di riscatto a Piazza Mercato bisogna assolutamente riaprire la chiesa di Santa Croce. Solo così si potrà riconquistare il territorio e rilanciare l’antica piazza di Napoli nel cuore della citta. Il sindaco Manfredi ne prenda atto e si attivi per questo impegno».

Le immagini postate sui social dell'ex consigliere del II Parlamentino Ciro Cinquegrana hanno fatto discutere. Da mesi, infatti, l'ingresso della chiesa somiglia ad una vera e propria giungla urbana puntellata dai rifiuti gettati all'interno delle inferriate di protezione dai soliti incivili che anche in questa zona della città fanno sentire la loro triste presenza. Gli interventi di diserbo di cui si sentirebbe gran bisogno non vengono effettuati perchè all'interno dell'area delimitata dai cancelli gli operatori di Asìa non sono autorizzati ad intervenire e così, di mese in mese, erbacce e sporcizia si accumulano sotto gli occhi attoniti dei residenti e dei turisti che arrivano in piazza per ammirare un luogo ricco di storia e si trovano di fronte ad una landa desolata. 

 

Il rilancio di piazza Mercato, che doveva essere favorito dagli importanti lavori di rifacimento finanziati dall'Unesco, è ancora ben lungi dall'essere realizzato. Ad una piazza rinnovata, ma spoglia e abbandonata, si accompagna l'immagine di una chiesa semi-diroccata dove la storia sta scomparendo giorno dopo giorno, divorata dall'umidità, dagli "insulti" del tempo, dai raid vandalici e dalla burocrazia cieca e ottusa della terza città italiana che sta lentamente abbandonando un luogo dove sono state scritte alcune delle pagine più importanti della storia di Napoli. 

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