Napoli, chiesa di Santa Luciella: completato il restauro, torna a splendere l'antica facciata

La nuova facciata della Chiesa di Santa Luciella
La nuova facciata della Chiesa di Santa Luciella
di Emma Onorato
Mercoledì 26 Ottobre 2022, 17:10 - Ultimo agg. 27 Ottobre, 07:10
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Torna in auge la facciata della Chiesa di Santa Luciella ai Librai, svelata e presentata alla città dopo un significativo intervento di restauro. «È un bellissimo risultato ottenuto con un lavoro sinergico di tante forze», commenta Fabrizia Paternò, soprintendente del Pio Monte della Misericordia, in riferimento alla grande collaborazione che si è venuta a creare tra operatori pubblici e privati che si sono uniti in un unico obiettivo: valorizzare il patrimonio storico e artistico di Napoli e sostenere le giovani generazioni.

 

Ma in particolare il pensiero della soprintendente è rivolto all'entusiasmo e alla preparazione dei giovani che hanno portato avanti questa iniziativa: «Ancora una volta l'arte è al servizio del bene - continua il soprintendente - In questa occasione ha generato, e genera, occupazione giovanile ed inclusione per quel che riguarda l'attività dei ragazzi che fanno parte dell'associazione La scintilla». Un'associazione che nasce con l'esigenza di costruire un percorso di crescita e inclusione sociale per le persone con disabilità intellettiva che ne fanno parte: «L'associazione si sta impegnando da tempo per un lavoro sull'inclusione sociale - commenta Vito Gagliardo, presidente dell'associazione La scintilla - I nostri ragazzi, insieme all'associazione Respiriamo arte, già da tempo stanno partecipando al progetto della Chiesa di Santa Luciella. Questo è il tassello che forse mancava: dare una veste ancora più gradevole e meritata ad una struttura così bella che racchiude una storia importante e significativa per la nostra città».  Così la facciata della chiesa barocca - situata nel cuore pulsante del centro storico di Napoli - torna a splendere grazie a un progetto di recupero che nasce dall'impegno dei fondatori dell'Associazione Respiriamo arte, ovvero l'associazione che gestisce la chiesa di Santa Luciella e che rientra nella rete di associazioni del Pio Monte insieme a La scintilla e l'associazione Kora.

Ma l'iniziativa non sarebbe stata realizzata senza il fondamentale contributo del Pio Monte che ha reso possibile lo sviluppo di iniziative imprenditoriali giovanili.

La Chiesa di Santa Luciella era abbandonata da più di 30 anni. Dal 2016 Respiriamo arte ha ottenuto il comodato d'uso e nel 2019 l'ha resa nuovamente accessibile e aperta al pubblico facendola rinascere dal degrado. Una chiesa, quella di Santa Luciella - che sorge nell'omonima via - a cui i napoletani sono molto devoti.

Il progetto di restauro della facciata è iniziato nel 2020 - sotto la sorveglianza della soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli - mentre 2021 è l'anno che segna il via ai lavori. La realizzazione del restauro che ha portato a nuova vita la Chiesa di Santa Luciella è stata fortemente sostenuta anche da Parmalat che ha investito e finanziato l'iniziativa in segno di legame con il territorio e, al contempo, a supporto del lavoro giovanile: «Abbiamo contribuito a questo importante progetto per il territorio - sia dal punto di vista culturale che sociale - perché sappiamo bene che nasce da un'idea di contributo al lavoro e all'arte del territorio - commenta Daniela Buffolano, brand manager Parmalat - Un progetto che oltre ad avere come obiettivo il recupero e la valorizzazione del territorio - un aspetto fondamentale per la nostra città - sottolinea l'importante contributo lavorativo che ha coinvolto i ragazzi della zona. Questo ci inorgoglisce».

Allo svelamento della facciata della Chiesa di Santa Luciella hanno partecipato i responsabili e fondatori dell'Associazione Respiriamo arte, Massimo Faella, Simona Trudi, Angela Rogliani e Francesca Licata, il presidente IV Municipalità Comune di Napoli, Maria Caniglia, e ancora Fabrizia Paternò di San Nicola, soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Alessandro Pasca di Magliano già soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Daniela Buffolano, brand manager Parmalat.

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Presente anche Don Federico Battaglia, direttore Diocesano Ufficio pastorale giovanile Chiesa di Napoli e direttore del progetto Policoro  (programma che ha consentito l’avventura di Santa Luciella in linea con l’obiettivo di sostegno all’imprenditorialità giovanile. Ancora), Don Giacomo Equestre, direttore Ufficio beni culturali Chiesa di Napoli, Padre Salvatore Fratellanza, rappresentante dell’Arciconfraternita proprietaria di Santa Luciella e Padre Guy Gervais Nsama, Parrocchia di San Gennaro all’Olmo.

La chiesa dedicata a Santa Lucia è l'emblema di tutti quei luoghi dimenticati, o abbandonati al degrado, che tornano a vivere grazie ad un intervento di valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Napoli. Un lavoro fatto in stretta collaborazione e sinergia che è riuscito a riconsegnare alla città una delle sue perle più care.  

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