Cimitero di Poggioreale, lo scandalo
del degrado nell'indifferenza generale

Cimitero di Poggioreale, lo scandalo del degrado nell'indifferenza generale
di Antonio Folle
Domenica 5 Settembre 2021, 18:52
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«Silenzio e rispetto» è il motto che campeggia sulle alte mura dell'antico cimitero di Poggioreale, il camposanto più grande dell'intera città. Un motto che dovrebbe spingere i visitatori al silenzio rispettoso per le migliaia di uomini e donne sepolti qui. E invece all'interno del cimitero di Poggioreale non c'è rispetto e l'unico silenzio è quello dell'indifferenza verso la sorte di un vero e proprio monumento della città. Nonostante le numerosissime denunce scattate negli scorsi anni il degrado e l'abbandono che caratterizzano il cimitero di Poggioreale non accenna a diminuire, anzi, aumenta di giorno in giorno e di settimana in settimana.

Le erbacce incolte hanno letteralmente colonizzato gli spazi, arrivando a coprire parte delle tombe. L'area più antica del cimitero di Poggioreale è, ovviamente, quella che soffre i maggiori disagi legati all'incuria di cui il camposanto è vittima.

Moltissime le nicchie sorrette solo da pochi e pietosi puntelli di legno marcio. Dove manca il marmo si è cercato di correre ai ripari con lastre di compensato o, addirittura, con lastroni di plexiglass.

 

E proprio dalla parte antica del cimitero spunta il vecchio orrore dei resti umani esposti alla vista dei passanti. Dalle molte sepolture abbandonate è possibile osservare i resti mortali di uomini e donne che hanno vissuto la loro vita su questa terra e che meriterebbero ben altro trattamento da parte di una città che sembra aver dimenticato ogni pietas cristiana. 

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Altrove un tale stato di abbandono farebbe gridare allo scandalo e provocherebbe un vero terremoto anche nei palazzi della politica, quelli dove si decidono le nomine dei responsabili delle partecipate comunali che dovrebbero sovrintendere ed evitare tali scandali. Invece a Napoli tutto sembra addormentato e avvolto nella patina dell'indifferenza e della rassegnazione che sembra aver ammantato la città. 

Anche il famoso - ormai tristemente bisognerebbe aggiungere - "Quadrato degli Uomini Illustri", l'area cimiteriale dove sono raggruppate le sepolture dei personaggi che hanno fatto la storia di Napoli se la passa male, anzi malissimo. Personaggi del calibro di Benedetto Croce, Raffaele Viviani, Gaetano Donizetti o, correndo avanti negli anni, di Maurizio Valenzi - solo per citarne alcuni - sono quotidianamente schiaffeggiati da un degrado indegno della terza città d'Italia e del segno indelebile che questi uomini hanno lasciato nella carne viva di Napoli e dei napoletani. 

Lo scorso anno a Napoli è stata celebrata la memoria di Saverio Mercadante. Per i 150 anni dalla morte dell'illustre compositore a Napoli è arrivato persino Riccardo Muti, un vero e proprio monumento vivente. Probabilmente a Muti non sono state mostrate le tristi condizioni in cui versa il loculo dove riposano le spoglie di Mercadante.

«Qui di monumentale c'è solo il degrado - l'ira di Alfredo di Domenico, conosciuto da tutti come Bukaman e autore di molte denunce sullo stato di abbandono del cimitero di Poggioreale - e la cosa che fa più rabbia è vedere l'indifferenza che accompagna questo enorme scandalo.  Qui ci sono resti umani esposti, spazzatura, degrado, auto e scooter che sfrecciano tra i viali. A nessuno sembra importare nulla della sorte di questi luoghi che, in altre città del mondo, attirerebbero folle di visitatori. A Napoli - prosegue - ci si riempie la bocca di storia e di cultura. Il cimitero di Poggioreale, un luogo dove è possibile quasi toccare con mano la storia della nostra città oggi è solo un enorme monumento al degrado e all'abbandono».

Se si fa eccezione della piccola comparsata di Catello Maresca, quasi tutti i candidati a sindaco di Napoli hanno "dimenticato" - bisognerebbe capire se volutamente o meno - le condizioni del più grande cimitero della città. La rinascita del cimitero di Poggioreale, evidentemente, non è un argomento che "tira" dal punto di vista del consenso elettorale. Per la politica la sorte del cimitero monumentale di Napoli è un argomento "di serie B" e per strappare al degrado i luoghi e restituire dignità alle migliaia di donne e uomini sepolti qui bisognerà solo aspettare un miracolo. 

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