Concezione a Montecalvario ancora chiusa, appello al sindaco: «Riaprire strada e chiesa»

Concezione a Montecalvario ancora chiusa, appello al sindaco: «Riaprire strada e chiesa»
di Emanuela Sorrentino
Venerdì 2 Febbraio 2018, 16:05
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Un'opera d'arte si inaugura in città e un'altra, a poca distanza, è ancora off limits. Dopo le infiltrazioni d'acqua di un anno e mezzo fa nella chiesa napoletana di Santa Maria della Concezione a Montecalvario, ai Quartieri Spagnoli, il luogo di culto è ancora chiuso. E con esso anche la strada, transennata, e con un solo passaggio aperto per consentire il transito di pedoni. La chiesa, di origini cinquecentesce, intorno al 1720 fu ristrutturata dal napoletano Domenico Antonio Vaccaro e all'interno infatti sono custodite sue opere. 
 
 

I residenti, visibilmente preoccupati, ancora una volta hanno chiesto di poter fare qualcosa per ripristinare la viabilità e riaprire la chiesa, punto di riferimento per la comunità e preziosi scrigno d'arte e architettura partenopea.
E lo hanno fatto pubblicamente, durante l'inaugurazione dell'opera di street art di MP5. La presenza del sindaco Luigi De Magistris, di consiglieri e funzionari comunali intervenuti per l'inaugurazione del dipinto murale sull'ex palazzetto Urban, proprio a poca distanza dalla chiesa di via Concezione a Montecalvario, diventa quindi l'occasione - per i residenti - di accendere i riflettori sullo stato in cui versa la struttura religiosa e di conseguenza la strada. A farsi portavoce la signora Lina, che abita al primo piano del palazzo proprio di fronte al murale (in foto con il sindaco De Magistris). Affacciata al suo balcone richiama l'attenzione del primo cittadino proprio mentre sta parlando dell'opera pittorica: «Ma ora si può fare qualcosa pure per la chiesa di Santa Maria della Concezione?». In un attimo l'artista, le istituzioni, i cittadini e gli studenti presenti alzano lo sguardo verso la signora Lina che poco dopo raggiunge il sindaco in strada e chiarisce come ci sia «bisogno di intervenire quanto prima, la chiesa era per noi un punto di riferimento e un luogo di visita per i turisti». Immediata la risposta del sindaco che sottoline come si tratti di «una struttura della Curia e non del Comune ma su cui è necessario ovviamente discutere e intervenire».
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