Napoli, la beffa del concorsone: test troppo difficili, 176 posti non assegnati

Ecatombe per i tecnici, male gli informatici. Vigili urbani, solo 252 candidati idonei

Concorsone, folla per i test nella Mostra d'Oltremare
Concorsone, folla per i test nella Mostra d'Oltremare
di Valerio Esca
Domenica 2 Aprile 2023, 00:03 - Ultimo agg. 09:00
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Il concorso del Comune di Napoli tanto atteso da migliaia di giovani si è rivelato un mezzo flop. Dai risultati pubblicati sul protocollo di Palazzo San Giacomo si evince di come per alcuni profili non si sia riuscito a coprire nemmeno il numero dei posti a bando. Così come per altre categorie i vincitori riescono a stento a raggiungere le quote previste e le graduatorie che si andranno a formare sono ben poca cosa rispetto alle attese della vigilia. Il concorsone avrebbe dovuto cambiare il volto dell’ente - i dipendenti sono passati da 12 mila a poco più di 4 mila in dieci anni - ma così non è stato: i test, secondo i candidati, si sarebbero rivelati un po’ troppo difficili.

Non sono bastate le lunghe file virtuali sul sito del Comune, la scorsa estate, per la corsa all’iscrizione al bando: 119.658 le istanze presentate e 73.373 gli ammessi alle prove preselettive per i 1394 posti in palio (762 di categoria C, 577 di categoria D).

Suddivisi tra Municipio (1195) e Città metropolitana (199). Ad oggi, con le selezioni ancora in corso, sono 176 le caselle rimaste scoperte.

Un primo bilancio è possibile farlo, in quanto si è concluso l’iter per 12 profili, mentre per altri 6 bisognerà aspettare il 30 aprile (tra questi amministrativi e vigili urbani). L’ecatombe si è registrata per uno dei profili più strategici, quello tecnico. Sia per la categoria D (istruttori direttivi tecnici), che per la C (istruttori tecnici): a loro sarebbe dovuta andare la gestione di una bella fetta del Pnrr. Il dettaglio lascia perplessi: su 111 posti a concorso per istruttore direttivo tecnico (87 dei quali a tempo indeterminato, tra Comune ed ex Provincia) i vincitori sono soltanto 13. Per la categoria C (istruttore tecnico), per lo più diplomati, alla fine sono stati coperti a stento i 140 posti a bando (135 a tempo indeterminato). Gli idonei in graduatoria sono soltanto quattro. Male anche per gli informatici. Delle 36 caselle soltanto 11 sono riusciti a passare. Per gli informatici laureati (istruttore direttivo informatico) 31 posti a bando, 17 i vincitori di concorso. Strage anche tra gli assistenti sociali: 90 posti a bando 51 vincitori.

Anche per le categorie in corso di selezione le previsioni non fanno ben sperare. La polizia Municipale (sotto le 1200 unità), rischia di non riuscire a creare una graduatoria tale da coprire il fabbisogno. Per la categoria C, su 420 vigli esaminati alla prova orale sono riusciti a risultare idonei 252 aspiranti caschi bianchi (dovranno affrontare l’orale ancora 110 concorrenti). Nel mese di maggio si partirà con le prove fisiche. Conti alla mano è facile immaginare che si andranno a coprire i 215 posti a bando tra Comune e Città metropolitana, ma che la graduatoria sarà risicatissima.

Se Atene piange, Sparta non ride. Difatti nella categoria D, ovvero i tenenti della polizia municipale, gli idonei dopo gli orali sono 51 su 50 posti a bando. E ci sono ancora le prove fisiche da sostenere (si terranno il 27 aprile). L’amministrazione non ha nascosto le difficoltà riscontrate lungo il percorso, nonostante mettere in piedi la macchina concorsuale sia costato alle casse dell’ente quasi 3 milioni di euro: ai 2,5 milioni andati al Formez si aggiungono i costi delle commissioni a carico del Municipio. Il sindaco ha deciso di correre ai ripari. Due settimane fa, a margine di un incontro con il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha annunciato: «Per i profili su cui non abbiamo coperto il fabbisogno riavvieremo subito una procedura concorsuale, ci sarà anche un sostegno del dipartimento del ministero della pubblica amministrazione».
 

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