Napoli, cresce il mercato delle case: è boom per uso turistico nei Decumani

Napoli, cresce il mercato delle case: è boom per uso turistico nei Decumani
di Valerio Iuliano
Venerdì 18 Maggio 2018, 10:36
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I prezzi delle abitazioni diminuiscono. E, nello stesso tempo, gli istituti di credito sono più propensi ad erogare mutui. Le condizioni per l'acquisto di una casa sono complessivamente molto più favorevoli. Il risultato è che a Napoli le transazioni immobiliari nel 2017 - in tutto 530mila - sono aumentate del 5%, rispetto all'anno precedente. I casi più frequenti riguardano la prima abitazione ma è in netta ascesa anche l'acquisto di immobili da destinare ad uso turistico, in particolare nella zona dei Decumani. Quello dei prezzi è comunque il primo fattore da tenere in considerazione nel discorso complessivo sul mercato del «mattone» Il dato globale per il secondo semestre del 2017 in tutta la città corrisponde a -1,8%. Si tratta di un valore calcolato dalla Borsa Immobiliare di Napoli che vede al vertice l'amministratore unico Giovanni Adelfi.
 
«Grazie al listino della Borsa Immobiliare giunto alla ventesima edizione - ha sottolineato lo stesso Adelfi in occasione della presentazione svoltasi ieri presso la Camera di Commercio - il mercato non sarà più un mistero per tutti i consumatori che vogliano informarsene». I valori registrati dal listino confermano la tendenza di un calo - spesso lieve, talvolta più evidente - in tutti i quartieri con la sola eccezione di Fuorigrotta, dove si segnala un incremento del 2%. La zona di Chiaia si conferma quella con le strade che vantano prezzi più alti. Prendere casa in via Caracciolo, Piazza dei Martiri o via Calabritto costa fino a 8mila euro per metro quadro. Il calo registrato in questa zona è quantificato in un -2,74%. Mentre il decremento percentuale maggiore - con un -9,52%- si registra nell'area di via Caravaggio. La diminuzione dei prezzi non risparmia la zona di Posillipo. I 6mila e 600 euro per metro quadro della zona di via Sermoneta corrispondono ad un -1,52% rispetto al semestre precedente. Va addirittura peggio nella zona di via Manzoni e Piazza San Luigi, con un calo che in alcuni casi supera il 3%. «Le transazioni- sottolinea Claudio Matarazzo, presidente della FIAIP, la federazione degli agenti immobiliari- sono aumentate a Napoli come in tutte le altre città turistiche. Sono diminuiti i tempi medi per vendere un immobile. Le banche erogano facilmente mutui e c'è meno rigidità rispetto ai tempi passati. Inoltre, la riconferma di provvedimenti come Sismabonus ed Ecobonus ha dato più respiro per l'acquisto della prima casa. Con i bassi tassi attuali, avendo a disposizione liquidità, è più conveniente acquistare». Circa il 60% delle domande - secondo le stime della Fiaip- riguarda proprio la prima abitazione. Ma gli addetti ai lavori segnalano un altro fenomeno in aumento. «C'è una grossa domanda - riprende Matarazzo - di case da sfruttare come Airbnb. Soprattutto nella zona del centro storico si va a caccia di immobili con potenzialità ricettive. Invece, per le locazioni lunghe, se si riesce a comprare un immobile e a fittarlo con canone concordato c'è una redditività migliore di quella che può dare un deposito bancario».

La fascia di abitazione più venduta rimane quella compresa tra i 250mila e i 350mila euro. La tipologia preferita dagli acquirenti- secondo Adelfi- rimane quella dei 3 vani con doppi accessori e cucina abitabile. Per seconde case e negozi resta inalterata la pressione fiscale. «Basti pensare che l'acquirente di un negozio con un valore catastale di 400mila euro- spiega Matarazzo - deve pagare un'imposta di registro del 9%. Ci auguriamo che il prossimo governo abbia maggiore considerazione per il settore immobiliare che rappresenta il 20% del Pil».
 
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