La scherma napoletana ritrova casa: Cuomo riapre la scuola al Martuscelli

La scherma napoletana ritrova casa: Cuomo riapre la scuola al Martuscelli
di Gianluca Agata
Domenica 23 Settembre 2018, 09:30
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Il telefono di Sandro Cuomo ha ripreso a squillare qualche mese fa. Non appena si è diffusa la voce che il Club Schermistico Partenopeo aveva ritrovato casa. Qualche giorno fa aveva smontato l'insegna davanti alla storica palestra del Collana. Un simbolo dell'essersi messo tutto alle spalle. «Dovevamo guardare avanti, quel gesto è stato un po' uno spartiacque anche se in futuro nulla è impossibile» racconta l'olimpionico di scherma napoletano. Miglior club giovanile italiano, titoli nazionali a ripetizione. I suoi 230 ragazzi si erano ridotti a 60 peregrinando di palestra scolastica in palestra scolastica. «Dopo la chiusura del Collana - racconta Cuomo - le telefonate erano soltanto per disdire. Ora sono tutti interessatissimi. Ripartiamo dai 60 che sono rimasti e contiamo di arrivare a quota 170, obiettivo che ci siamo posti di raggiungere entro l'anno».
 
«Smart sport - spiega Sandro Cuomo - è una associazione nata per la gestione delle attività sportive all'interno dell'Istituto Martuscelli del Vomero. Una palestra dedicata alla scherma e non solo, un parco che sarà aperto al quartiere per percorsi ginnici o jogging, un po' come avviene per Capodimonte o il Virgiliano. Un centro di integrazione sportiva perché, al fianco dell'attività per normodotati sarà un punto di riferimento per ipovedenti e ciechi. Scherma, arti marziali, Tiro con l'arco, yoga, Thai chi e altre discipline. «Vogliamo integrare tutte queste realtà - spiega Cuomo - e nel programma futuro ci sarà anche la scherma per autistici».

Quella della scherma è una delle federazioni più attente all'integrazione tra sport per normodotati e paralimpici. Tanto che ha prodotto numerosi testimonial, Bebe Vio in testa, vere e proprie bandiere della disciplina. «Ospiteremo la seconda prova paralimpica a marzo del 2019 - spiega Sandro Cuomo, con la presenza di atleti top, tra cui anche Bebe Vio».

Ma l'Istituto Martuscelli sarà il punto di riferimento di quegli atleti, come Valerio Cuomo che hanno conquistato medaglie su medaglie a livello internazionale, lamentando di dover essere ospitati in giro per l'Italia per i propri allenamenti, senza sala attrezzi né tecnici che potessero seguirli in altre location. Ora una casa c'è, con un pianterreno dove potranno essere montate otto pedane di scherma, un primo piano in ristrutturazione ed un parco dove, oltre alle attività ginniche, sarà possibile fare jogging tutte le mattine.

L'Istituto fu fondato nel 1873 da Domenico Martuscelli con il nome benaugurale di Istituto Principe di Napoli. Egli decise di aprire una scuola per ciechi che consentisse ai non vedenti una più completa formazione per un dignitoso inserimento nella società. Oggi il «Martuscelli» è un istituto scolastico posto alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione. Attività educative e di doposcuola ne hanno fatto un punto di riferimento fino ad una crisi che è sembrata non aver mai fine. Dal 2017 con la nomina di Andrea Torino quale commissario si è voltato pagina procedendo prima al risanamento contabile amministrativo e facendo poi dell'Istituto una fucina di iniziative che lo riaprissero alla città. Solo quest'estate è stato frequentato da 30mila persone. E l'area su cui sorge Villa Ricciardi, la villa neoclassica più antica del Vomero, sta tornando lentamente ad un nuovo splendore con immense potenzialità di crescita.

«Smart Sport» sarà presentato oggi alle 16.30 alla presenza del presidente della Federscherma Giorgio Scarso, del presidente provinciale dell'Unione Italiana Ciechi Mario Mirabile, che grande parte ha avuto nella nascita di questo progetto stilando un protocollo di intesa, dell'esperto della Commissione Nazionale Sport Uici Ciro Taranto e del presidente regionale del Comitato italiano paralimpico Carmine Mellone.
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