Napoli, da banchi e sedie “riciclati” nasce la biblioteca nella scuola di Ponticelli

Napoli, da banchi e sedie “riciclati” nasce la biblioteca nella scuola di Ponticelli
di Alessandro Bottone
Venerdì 17 Dicembre 2021, 18:36
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Sedie e banchi di cui disfarsi diventano scaffali e arredi della nuova biblioteca realizzata in una scuola di Napoli. Accade nell'istituto comprensivo 83° Porchiano Bordiga di Ponticelli, quartiere nella zona orientale della città, dove un team di architetti ha ridato vita al vetusto arredo della scuola per creare uno spazio di lettura dedicato ai giovanissimi e alle loro famiglie, e non solo.

La biblioteca - che sarà inaugurata martedì 21 dicembre alle 10:30 nel plesso di via Molino Fellapane - è stata realizzata nell’ambito del progetto RE-SCHOOL grazie alla sinergia dell'istituto comprensivo con l’associazione Noi@Europe. I vecchi banchi verdi e le sedie, ormai inutilizzabili e da buttare, sono stati quasi tutti riciclati per realizzare gli arredi della nuova biblioteca. Il loro smaltimento avrebbe comportato una importante spesa per la scuola di Napoli Est: almeno duemila euro per tutto l'iter. Un onere risparmiato grazie a questa "operazione" di riciclo creativo nata dal confronto tra architetti, docenti e studenti.

L'idea è nata dalla volontà di creare uno spazio a disposizione dei cittadini, dalla possibilità di leggere a quella di ospitare presentazioni di libri e altre rassegne.

Intanto si sta riflettendo su come arricchire la biblioteca: alcuni libri sono stati acquistati dall'istituto comprensivo attraverso i finanziamenti ministeriali e altri potrebbero arrivare prossimamente dalle donazioni di residenti e librerie. In realtà, non c’è alcuna fretta di riempire le librerie: la scelta, infatti, è quella di una attenta selezione dei testi. Con questi si cercherà di declinare alcune tematiche su cui l’istituto lavora già da tempo attraverso le lezioni quotidiane: la conoscenza del sé e degli altri, la conoscenza del territorio, la tutela dell'ambiente, il rispetto della legalità.

Uno spazio flessibile che intende ospitare persone dai sei ai novanta anni. E, senz'altro, un luogo che rispetta la nuova idea di scuola che già da tempo l'istituto cerca di portare avanti puntando sulla didattica innovativa, sull'attenzione alla cura degli spazi e su un rapporto tra scuola e terzo settore sociale che vuole promuovere le risorse umane esterne così da raggiungere le migliori idee utili alla riqualificazione e alla rigenerazione della scuola. In effetti, i nuovi scaffali, le nuove sedie, i tavoli e gli altri artefatti della biblioteca appena costruita sono elementi significativi che partono da logica ben precisa: la costante possibilità di vedere le cose da altri punti di vista, sempre diversi.

Martedì 21 dicembre la presentazione. Dopo i saluti della dirigente scolastica, la professoressa Colomba Punzo, e di Pietro Sabatino, presidente dell’associazione Noi@Europe, l’evento proseguirà con un dibattito su come è stata realizzata la struttura - tra le prime in Italia a essere state costruite attraverso la trasformazione dei vecchi banchi, sedie e ripiani della scuola - e sull’importanza di offrire agli studenti e alle studentesse uno spazio accogliente per la lettura e per altre attività. Al dibattito - moderato da Miryam Gison, presidente de La bottega delle parole - prenderanno parte Nicola Guida, Maria Fabiana Sinisi e Valerio Martinelli, gli architetti che hanno progettato e realizzato l’allestimento della biblioteca. Previsto anche l’intervento della vicesindaco e assessore all’istruzione e alla famiglia del Comune di Napoli, Maria Filippone. Gli studenti dell'istituto Porchiano Bordiga saranno impegnati in alcune letture mentre, attraverso un video, si racconterà il progetto che ha ottenuto già un riconoscimento: il secondo posto nell’ambito del concorso “smart school”.

«Il progetto nasce dall'esigenza, all'indomani della pandemia, di ripensare e rifunzionalizzare alcuni spazi dell’edificio scolastico e di “rottamare” alcuni arredi obsoleti ricercando soluzioni alternative allo smaltimento di oggetti considerati inadeguati per adattarli a nuove funzioni» spiega Colomba Punzo, preside dell’istituto comprensivo 83° Porchiano Bordiga, che insiste: «La realizzazione di RE-SCHOOL, infatti, punta a una positiva ricaduta in termini di impatto sociale attraverso la diffusione di buone pratiche attuabili per il miglioramento della vivibilità del quartiere e la sensibilizzazione delle future generazioni al tema del riciclo».

«L’alleanza tra il mondo della scuola e il terzo settore conferma l’importanza che queste realtà svolgono all’interno di quartieri di periferia», afferma Pietro Sabatino, presidente dell’associazione Noi@Europe. «Questa sinergia a Ponticelli ha consentito di utilizzare nuove pratiche di trasformazione dei materiali per creare una biblioteca scolastica “ecologica” contribuendo al rilancio dell’immagine del quartiere come territorio non solo di periferia ma di innovazione e di sperimentazione», conclude Sabatino.

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