L'arresto cardiaco improvviso o morte cardiaca improvvisa è un evento che colpisce nel mondo occidentale centinaia di migliaia di persone ogni anno. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che queste persone, se soccorse prontamente ed in maniera adeguata, hanno buone probabilità di ripresa.
L'importante è riconoscere la situazione di emergenza, chiamare il 118 e in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, agire con manovre che sostituiscono le funzioni vitali interrotte e, se è disponibile un defibrillatore, tentare di ripristinare il battito cardiaco con la defibrillazione.
Il defibrillatore è un apparecchio salvavita in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario. Ovunque c’è aggregazione occorre un defibrillatore e personale formato al suo utilizzo.
«Per assolvere a questo compito – dice il presidente Umberto De Gregorio - l’EAV, l’azienda regionale di trasporto ha formato 220 dipendenti per il progetto di installazione di n. 22 defibrillatori in altrettanti siti di EAV».
La formazione del personale è stata possibile grazie alla collaborazione del dott. Giuseppe Galano del servizio sanitario nazionale del 118. Già 2 defibrillatori sono stati installati nella stazione della Circumvesuviana di Porta Nolana con il contributo del “Fondo di solidarietà dell’EAV”.
Napoli, ventidue defibrillatori nelle stazioni Eav: «Così formiamo il personale»

di Eduardo Improta
Giovedì 11 Gennaio 2018, 14:42
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