Napoli, una discarica di «monnezza» ai piedi dell'Ospedale del Mare

Napoli, una discarica di «monnezza» ai piedi dell'Ospedale del Mare
di Alessandro Bottone
Giovedì 12 Aprile 2018, 12:00 - Ultimo agg. 16:36
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A pochi passi da quello che si candida a diventare uno dei più importanti ospedali della Campania sorge l’ennesima discarica illecita di “monnezza”. Il nosocomio è l’Ospedale del Mare, il quartiere è Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli.

Percorrendo via Martiri della Liberà non ci si rende conto di quanti rifiuti siano stati depositati nella stradina che dà accesso a uno spazio completamente abbandonato. In fondo c’è il parcheggio a servizio dell’adiacente stazione della Circumvesuviana Vesuvio-De Meis: impossibile accedervi, quindi inutilizzato da anni. Ancora più in là insiste un cavalcavia mai ultimato, una rampa che si spezza a poche decine di metri di distanza. Una infrastruttura inutile intorno alla quale c’è solo e soltanto degrado.
 
 

Gli enormi cubi di cemento posti all’inizio del viale non hanno fermato e non fermano la mano criminale di chi ancora continua a sversare materiale di ogni genere. Scarti di lavori edili - persino accessori dei bagni - tappeti di guaina bituminosa, oggetti in plastica e metallo, tanti pneumatici. A terra anche i pezzi di quella che era un’automobile. La fitta vegetazione ormai copre i cumuli, intrappola ogni tipo di materiale, nasconde gli sversamenti di rifiuti. Osservando meglio, invece, si comprende che sarà necessario un intervento speciale per poter bonificare l’intera area e poterla restituire ai cittadini.

Una situazione conosciuta da tempo. La discarica esiste da almeno dieci anni. Basta dare uno sguardo alle immagini satellitari e si intuisce che già nel lontano 2008 la situazione appariva letteralmente critica. In occasione della visita del Capo dello Stato al vicino istituto scolastico Sannino-De Cillis la stessa fu messa in sicurezza: fu installato un telo oscurante e fu rafforzata la recinzione. Da allora sono passati altri tre anni e chi ha interesse nel sversare ha fatto di tutto per danneggiare le barriere per essere libero di smaltire il carico in pochi minuti. Lo spazio è stato spesso usato anche dai tossicodipendenti.
 

A parte la scuola, intorno è come un deserto. Una zona isolata del quartiere di Napoli Est che dalle prossime settimane accoglierà ogni giorno migliaia di persone per accedere ai servizi di uno degli ospedali più grandi del Mezzogiorno. Intanto nelle ultime ore sono stati rimossi numerosi quintali di rifiuti che giacevano in varie strade: gli interventi di Asia hanno riguardato via Mastellone a Barra (verso via Bartolo Longo), via Luigi Piscettaro e via Argine a Ponticelli. Resta la preoccupazione che operazioni illecite di sversamento possano ripetersi vanificando gli enormi sforzi.
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