«Discriminazioni razziali contro Napoli e i napoletani nel libro delle scuole medie», è polemica sui social

«Discriminazioni razziali contro Napoli e i napoletani nel libro delle scuole medie», è polemica sui social
di Antonio Folle
Martedì 10 Maggio 2022, 19:00 - Ultimo agg. 11 Maggio, 08:23
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Secondo le ultime statistiche elaborate dal Viminale la città di Milano è al primo posto in Italia per reati - numero di denunce ogni 100.000 abitanti -, mentre Napoli si piazza al 14esimo posto, preceduta persino da piccole città come Prato, Imperia o Rimini. Eppure la casa editrice bresciana La Scuola, nel suo libro destinato agli studenti delle scuole medie e intitolato Bella Geo, nel descrivere la città di Napoli ha ritenuto opportuno sottolineare che problemi come i quartieri sovrappopolati, il degrado e la criminalità rappresentano ancora la normalità.  

La capitale del Mezzogiorno è ancora afflitta da problemi atavici, che gli stessi cittadini denunciano ogni giorno, ma la scelta di ribadire - in un testo che dovrebbe spiegare agli alunni delle scuole medie la storia delle principali città italiane - le problematiche di una città di un milione di abitanti risulta quantomeno discutibile. E, in effetti, un'aspra discussione è nata attorno al testo che potrebbe essere sottoposto nelle prossime settimane anche agli insegnanti delle scuole medie del Sud. Dopo la denuncia del Movimento Neoborbonico, infatti, s'è scatenata una valanga di commenti sui social da parte di napoletani furiosi per essere stati associati all'ennesimo luogo comune privo di fondamento. 

Non perchè a Napoli manchino la criminalità o il degrado dei quartieri di periferia.

Ma, piuttosto, perché la stessa attenzione non sembra essere stata riservata ad altre città italiane - Milano su tutte - che lamentano problemi simili, se non addirittura maggiori, comuni a tutte le grandi metropoli italiane. Basti pensare, solo per fare un esempio, che nel capoluogo meneghino imperversano bande di baby criminali che agiscono sui mezzi pubblici e tengono sotto scacco i loro coetanei e le stesse forze dell'ordine, scatenando risse, provocando incidenti e mettendo a segno furti e rapine ai danni dei passanti. O che le province di Milano, Varese, Como, Lecco, Pavia e la stessa Brescia sono «infestate» fin dagli anni '50 dalla presenza della 'ndrangheta che allunga i suoi tentacoli nel settore dell'edilizia pubblica e privata come pure testimoniato dal rapporto dell’osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano. 

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«Gentili responsabili de La Scuola - la lettera inviata dal Movimento Neoborbonico alla casa editrice lombarda - ci hanno segnalato un passaggio del vostro libro Bella Geo nel quale si parla di Napoli con i soliti luoghi comuni che accompagnano da 160 anni il racconto dell'ex capitale dell'attuale Sud dell'Italia: “gravi problemi, quartieri degradati e criminalità” preceduti dal solito pesantissimo “però” riferito al racconto, invece, di aspetti positivi. È proprio quel però - continua la lettera dei neoborbonici - che manca quando si parla delle altre città italiane e così, ad esempio, Milano è semplicemente “ai vertici in tanti settori oltre che la capitale economica italiana”. È da qui che nascono immotivati complessi di inferiorità meridionali e immotivati complessi di superiorità padani. E anche così sono nate e non sono mai state risolte le questioni meridionali. Una casa editrice nazionale - continua la nota firmata da Gennaro de Crescenzo - per giunta con libri rivolti ai bambini e ai ragazzi dovrebbe prestare un'attenzione diversa verso questi temi. In attesa di vostre modifiche, vi ricordo che scrivo, da docente, a nome di una consistente rete di insegnanti che proprio in questi giorni sono chiamati a scegliere i libri di testo scolastici per il prossimo anno».

La vicenda potrebbe rivelarsi un clamoroso autogoal per Editrice La Scuola. Moltissimi docenti meridionali, infatti, hanno già ribadito che per la scelta dei testi scolastici del prossimo anno rivolgeranno altrove la loro attenzione. 

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