Campania Digital Summit terza edizione: «Il digitale è un obiettivo fondamentale»

Campania Digital Summit terza edizione: «Il digitale è un obiettivo fondamentale»
di Alessio Liberini
Venerdì 10 Giugno 2022, 16:27 - Ultimo agg. 19:48
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«Accompagnare e promuovere l'innovazione nella Pubblica Amministrazione e nei Sistemi territoriali in collaborazione con Governi Locali, Università, Centri di Ricerca, Imprese e Startup, Digital Innovation Hub, Aziende Sanitarie Locali, Camere di Commercio, Enti e Consorzi pubblici, Fondazioni e Associazioni di Categoria». È questa la mission a cui mira il "Progetto Digital Regional Summit", partorito da The Innovation Group, che vede la Campania protagonista della prossima tappa del «viaggio di ricerca dell'anima dell'innovazione all’interno dei territori», partito nel dicembre del 2018 con “soste” in diverse regioni del Paese, tra cui anche la Campania. 

Dal Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio a Napoli Est, dove nel 2019 si è svolta la prima edizione – in chiave nostrana – del summit, si arriva così ad ovest del capoluogo di Regione dove il prossimo 20 giugno, presso il Centro Congressi di “Città della Scienza” nel quartiere Bagnoli, andrà in scena la terza edizione del "Campania Digital Summit". Evento, promosso da The Innovation Group e Regione Campania, in collaborazione con la Fondazione Idis - Città della Scienza e il Gruppo Maggioli, che è stato presentato questa mattina nella sala "De Sanctis" di Palazzo Santa Lucia alla presenza dell’assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania, Valeria Fascione, Massimo Bisogno, Direttore Ufficio Speciale per la Crescita e la Transizione Digitale, il Direttore Generale di Città della Scienza, Massimo Cavaliere e Roberto Masiero, Presidente di The Innovation Group.

Il "Campania Digital Summit" si pone difatti come una ghiottissima occasione per toccare con mano le tematiche riguardanti l’innovazione e la transizione digitale che oggi sta attraversando (a suon di progressi quotidiani) l’intero stivale, specialmente nel post pandemia. La stessa che ha fatto comprendere a tutti l’importanza e la necessità di questa transizione, mai come oggi fondamentatale per lo sviluppo dei nostri territori.

Ma, allo stesso tempo, sarà anche una lodevole opportunità per conoscere, da vicino, le «principali iniziative in corso in Campania per favorire lo sviluppo delle infrastrutture digitali, la crescita del sistema produttivo e il miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini, attraverso l'innovazione tecnologica e organizzativa». Contestualmente il “Campania Digital Summit” si pone l’intento di «offrire una importante occasione di accountability, attraverso cui i vertici politici regionali possano rendere conto al sistema imprenditoriale e ai cittadini di quanto fatto e condividere le linee guida per la crescita, lo sviluppo e l’innovazione territoriale in un’ottica di programmazione futura».

L’evento vedrà quindi la partecipazione di numerosi e prestigiosi relatori - al momento se ne contano addirittura 59 (ecco come registrarsi al summit) – provenienti dal mondo delle Istituzioni, dell'Università, dell'Impresa e della Ricerca. Previsti, tra i tanti ospiti, gli interventi di Paolo De Rosa, Chief Technology Officer, Dipartimento per la Trasformazione Digitale — Presidenza del Consiglio dei Ministri; Agostino Santoni, Vicepresidente, Confindustria; Giorgio Ventre, Direttore Scientifico, Apple Developer Academy, Università degli Studi di Napoli "Federico II" e Paolo Ghezzi, Direttore Generale, InfoCamere (qui l’intero programma degli eventi). Gli stessi si articoleranno, dalle 9.00 alle 16.30, in una intera giornata di lavori divisa in cinque Sessioni dedicate: innovazione digitale; Digitalizzazione del Sistema Sanitario; Ecosistema digitale del Turismo e della Cultura; Trasporti, Pnrr, Progettualità integrata e Infrastrutture strategiche; Connettività, Cloud, Sicurezza informatica e Tutela dei dati.

«Ovviamente il digitale è un obbiettivo fondamentale per il sistema Paese, per l’Italia, per l’Europa e chiramente anche nei territori» spiega l’assessora di Palazzo Santa Lucia, Valeria Fascione. «Come Giunta – prosegue Fascione – ci siamo impegnati moltissimo per promuovere progetti di digitalizzazione all’interno del sistema produttivo ma anche all’interno della macchina amministrativa al fine di offrire prodotti e servizi ai cittadini in tempi brevi». Caso emblematico, in tal senso, è la piattaforma regionale “Sinfonia” che «parlando di post pandemia è stata un salvavita. Aver investito, già negli anni precedenti, in questa piattaforma sanitaria ci ha permesso di poter montar su dei servizi che nel periodo dell’emergenza si sono rivelati fondamentali» evidenzia l’assessora regionale alla Ricerca, Innovazione e Startup.

«Su questo fronte negli ultimi tempi stiamo lavorando davvero tanto – sottolinea Massimo Bisogno, il Direttore dell’Ufficio Speciale per la Crescita e la Transizione Digitale – anche grazie alla pandemia abbiamo avuto la possibilità di rendere smart tanti procedimenti amministrativi che prima erano un po’ ingessati». «Da questo punto di vista – precisa Bisogno – l’amministrazione regionale, con la nascita di un apposito ufficio speciale, ha voluto dare un forte slancio a questa transizione verso il digitale. Come Regione siamo in una fase di grande crescita».

Per il Presidente di The Innovation Group, Roberto Masiero «molto spesso nel nostro Paese l'anima dell 'innovazione nasce dai territori, è lì che noi andiamo a cercarla con i nostri Summit Regionali: vetrina di eccellenze locali e laboratori di progettazione congiunta di tecnologie, organizzazione, politiche e lavoro». «Caratteristica del Sistema Italia è infatti — continua Masiero - quella di aver generato un modello produttivo originale, fondato su un "capitalismo di filiera" che si intreccia con la capacità delle Amministrazioni locali più dinamiche, come la Regione Campania, di attivare politiche di sviluppo corrispondenti alle vocazioni e alle identità locali, di dar vita a esperienze importanti di semplificazione e modernizzazione e di realizzare una collaborazione virtuosa con le Università, il sistema della formazione e del technology transfer».

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«Oggi, in una fase post pandemica abbiamo due tendenze – osserva il presidente di The Innovation Group – una è quella della grande opportunità che è offerta dai fondi del Pnrr, che ci danno una possibilità di innovazione digitale e transizione ecologica importante. L’altra è un sistema di rischi complessi, che avevamo quasi dimenticato, come l’instabilità geopolitica, la guerra, la crisi energetica e l’inflazione montante. Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? La differenza la fa la capacità politica delle amministrazioni locali, in questo caso, di andare oltre i limiti tradizionali».  

«Sarà un’occasione per attivare, per conto della Regione Campania, un importantissimo filone che è quello del servizio alle start up per il cambiamento digitale nell’ambito delle imprese, piccole ma anche artigianali» fa sapere, invece, il Direttore Generale di Città della Scienza, Massimo Cavaliere. «Mettiamo a disposizione del sistema campano, attraverso un progetto della Regione che si chiama “Manifattura 4.0”, le competenze e le infrastrutture della rete di laboratori regionali in ambito di sicurezza informatica e non solo». Perché, chiarisce Cavaliere «non servono solo i processi industriali ma necessita convertire anche quelli che sono i lavoratori esistenti all’utilizzo delle nuove tecnologie». Tutto questo sarà trasfuso in un “museo artigianale della manifattura 4.0” che nascerà all’interno di città della Scienza.   

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