Edifici storici a Napoli: da Castel dell'Ovo all'ex Opg, accordo con il Demanio per la manutenzione

Edifici storici a Napoli: da Castel dell'Ovo all'ex Opg, accordo con il Demanio per la manutenzione
Mercoledì 27 Luglio 2022, 19:49
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Il Demanio ha firmato con il Comune di Napoli un accordo di collaborazione, condividendo con la città gli edifici che appartengono al demanio e mettendo a disposizione sia l'ufficio progettuale che alcuni fondi per sostenibilità e manutenzione. L'accordo - firmato oggi a Napoli dal sindaco Gaetano Manfredi e dal direttore del Demanio Alessandra dal Verme - è generale, ma parte da sette edifici considerati di primo piano negli interventi da fare al più presto: Castel dell'Ovo, l'ex Riformatorio Filangieri, l'ex OPG, le Cavità di Napoli, il Complesso Trinità delle Monache, l'ex Arsenale Militare e i beni confiscati Statali e comunali.

La direttrice del Demanio dal Verme ha sottolineato che «al patrimonio monumentale va unita la sostenibilità moderna, la Ue per prima ci dice di esere sostenibili nell'azione e noi aumentiamo il valore del patrimonio con innovazione e sostenibilità. Ora partiamo dalla conoscenza, faremo una carta di identità dell'immobile pubblico, che deve essere conosciuto in tutti i suoi aspetti, per poter poi progettare valorizzazione e uso fino alla manutenzione digitale.

Ci proponiamo agli amministratori come gestori e manutentori».

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Il Demanio lavorerà a Napoli con un ufficio per la preparazione dei progetti da realizzare in stretta collaborazione con il Comune che argina così i forti problemi di personale tecnico, già più volte sottolineata dal sindaco Manfredi. «Studiamo insieme al Demanio - ha spiegato Manfredi - gli edifici pubblici della città per avviare una progettazione di riuso e la valorizzazione dell'ambito urbano. Questo lavoro viene fatto insieme al Comune per risvegliare luoghi ora abbandonati. Non vogliamo spazi abbandonati in città». Tra i primi progetti che verranno condivisi c'è anche l'ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario (Opg) già usato da diverse associazioni e movimenti e su cui c'è un progetto di utilizzo collettivo da parte della cittadinanza. L'obiettivo, già parzialmente raggiunto, è quello di «valorizzare l'area, riutilizzando parte degli spazi e dando modo di esprimere immediatamente le potenzialità intrinseche del luogo e delle comunità insediate». I costi sono di 18,5 milioni, di cui 16 già raccolti con il Pnrr. È atteso un mix funzionale con attrezzature culturali, sportive, per il tempo libero e ricettive, nonché spazi comuni e servizi di supporto per i diversi gruppi sociali. Per i movimenti già operativi nell'ex Opg, il sindaco Manfredi precisa che resteranno ad operare lì ma «seguendo un regolamento che stiamo costruendo, facendo partecipare anche loro alla stesura». All'ex riformatorio Filangieri è prevista invece l'apertura di un centro di alta formazione delle arti e dell'artigianato artistico con relativi servizi: 15 i milioni che servono di cui la metà messi dal Comune. Per le Cavità sotto l'intero territorio cittadino di Napoli serve al Comune un supporto metodologico per la gestione del complesso caveario per possibili forme di valorizzazione dei ricoveri antiaerei, alcuni diventati oggi grandi attrattori culturali e turistici su cui attivare politiche di valorizzazione culturale e sociale anche attraverso soggetti privati e del Terzo Settore.

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«Castel Dell'Ovo - ha quindi spiegato Manfredi - è demaniale ma avrà un percorso a parte nell'accordo, perché alcune parti sono anche di proprietà del Ministero della Cultura, però rientra nella rosa dei beni demaniali. Lavoreremo alla manutenzione per portarlo sempre nella sua funzione museale e di ospitare convegni. Lavoreremo anche sulla parte sottosuolo del castello». «Una parte del castello - spiega Manfredi - resta del Ministero come sede della soprintendenza, la parte del Comune avrà invece una funzione museale e convegnistica. Il nostro obiettivo è di fare il restauro e un recupero significativo, perché oggi usiamo una piccola parte di Castel dell'Ovo invece con il restauro si possono usare e aprire altri spazi. Già abbiamo un finanziamento su quel progetto di 7 milioni non è sufficiente per fare tutto quello che pensiamo di fare, è la prima parte importante nella logica convegnistica. Stiamo preparando già il progetto e vogliamo chiuderlo entro fine anno e poi partire con la gara di realizzazione». Tra gli altri immobili su cui il Comune lavorerà insieme ai tecnici del Demanio, il sindaco cita «l'ex Ospedale Militare che collega i Quartieri Spagnoli al Corso Vittorio Emanuele: un altro sito importante su cui vengono usati solo i giardini ma c'è anche un immobile molto interesante su cui ora facciamo un programma di valorizzazione insieme al demanio».

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