Napoli, dal «salotto buono» alla periferia decine di discariche a cielo aperto: «È diventato difficile anche camminare»

Napoli, dal «salotto buono» alla periferia decine di discariche a cielo aperto: «È diventato difficile anche camminare»
di Oscar De Simone
Lunedì 2 Dicembre 2019, 15:47 - Ultimo agg. 3 Dicembre, 06:42
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C’è una caratteristica che unisce il salotto buono di Napoli con i quartieri più popolari: il degrado.
Un comune denominatore che segna un nuovo periodo di allarme rifiuti in città e che ha scatenato le ire dei cittadini.  «Fortunatamente non siamo in estate - dicono in strada - altrimenti ci sarebbe una vera invasione di blatte e topi. Ma non per questo le cose sono migliori. L’aria è irrespirabile ed a pochi metri di distanza, ci sono montagne di rifiuti che crescono di giorno in giorno. Sul lungomare e nelle strade adiacenti è diventato impossibile camminare. Da giorni nessuno passa a ritirare la spazzatura che ormai ha invaso anche i marciapiedi. Bambini e persone in carrozzina sono costrette a scendere in strada per oltrepassare le discariche. La situazione è diventata insostenibile».
 


Positività però arriva dal sindaco de Magistris che, proprio in queste ore, ha espresso soddisfazione per il piano straordinario di raccolta dichiarando che - solo nella giornata di ieri - sono state conferite quasi 1400 tonnellate di rifiuti. Ma c’è ancora tanto da fare.«Il problema riguarda sopratutto gli ingombranti - dichiara il nuovo presidente di Asia Maria De Marco - su cui siamo lavorando ma che vanno con più frequenza. Inoltre abbiamo la necessità di far funzionare meglio le isole ecologiche e proprio per questo, a breve, ne installeremo altre sue tra via Brecce e Scampia. In questi giorni ci stiamo dando tanto da fare, ma abbiamo la necessità di essere aiutati anche dai cittadini. Ognuno deve fare la sua parte».

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