L'unico luogo pubblico della cultura a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, è negato da tempo ai residenti. L’inagibilità della biblioteca comunale 'Grazia Deledda', chiusa dallo scorso 8 aprile, interrompe il processo di rigenerazione avviato da tre associazioni napoletane che, in tanti mesi di operato e volontariato, hanno migliorato l'accoglienza e i servizi ottenendo l’importante partecipazione di giovani e famiglie.
A ben vedere il bene comunale di vico Santillo - nel centro storico del quartiere di Napoli Est - è stato recentemente interessato da alcuni interventi di manutenzione ordinaria curati dall'azienda comunale Napoli Servizi su richiesta della VI Municipalità del Comune di Napoli (Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio), ente che ha l'onere di gestire la biblioteca. I lavori, svolti a maggio, hanno riguardato i servizi igienici, alcuni intonaci e parte dell'impianto elettrico dell’immobile a ridosso del parco De Simone. Non si è ancora intervenuti, invece, sul problema più consistente, ovvero quello relativo alle infiltrazioni di acqua piovana dal solaio del primo piano che hanno provocato diversi danni. Di qui la decisione dei tecnici di interdire gli spazi.
«E' inaccettabile chiudere la biblioteca comunale con i più alti standard di accoglienza di giovani della città in uno dei quartieri bersaglio della criminalità, come i recenti fatti di cronaca nera ci hanno sbattuto in faccia», scrivono i volontari e gli attivisti di SocializziAmo in Biblioteca, progetto ospitato proprio nella Deledda di Ponticelli garantendo aperture straordinarie fino a sera, nei fine settimana e organizzando laboratori, presentazioni, nuove sedute e maggiore confort per gli utenti. Le tre realtà che hanno portato avanti il progetto - le associazioni Noi@Europe e TerradiConfine e la cooperativa sociale Sepofà - hanno annunciato, per venerdì 15 luglio alle ore 19, un sit-in di protesta davanti la sede della VI Municipalità in via Atripaldi a San Giovanni a Teduccio. Lo scopo è chiedere la riapertura della Deledda e il rilancio delle biblioteche di periferia. L'iniziativa arriva dopo la protesta dello scorso 5 maggio davanti la biblioteca di Ponticelli e l’estenuante attesa di studenti, residenti e volontari.
«La biblioteca Deledda deve aprire al pubblico.
La chiusura del bene dipende dalla momentanea inagibilità. Le infiltrazioni di pioggia dal solaio del primo piano hanno provocato gravi danneggiamenti alla struttura di vico Santillo. A spiegarlo è Sandro Fucito, presidente della VI Municipalità, il quale specifica che occorre un intervento straordinario. Dunque, occorrono un progetto e specifiche risorse per concretizzarlo. Intanto la Municipalità lavora per capire se si può aprire al pubblico soltanto il piano terra della biblioteca dove ci sono a disposizione diverse aule e gli spazi all’aperto e dove, appunto, sono stati già risolti i problemi dei servizi igienici.
La biblioteca di Ponticelli necessita, più in generale, di diversi interventi di manutenzione. Alcuni di essi sono stati realizzati proprio grazie al progetto SocializziAmo in Biblioteca finanziato con risorse del Ministero della Cultura. Quelli da mettere in campo riguardano la copertura, i locali inagibili da anni al primo piano, gli infissi e gli impianti. Il bene comunale è rimasto chiuso al pubblico per molto tempo nel periodo successivo al primo lockdown nazionale e riaperto su insistenza proprio dei volontari che intendono portare avanti la rigenerazione del luogo particolarmente frequentato dagli studenti del quartiere.
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