Napoli Est, cinquanta alberi di Gesco per recuperare l'area abbandonata

Napoli Est, cinquanta alberi di Gesco per recuperare l'area abbandonata
di Alessandro Bottone
Sabato 30 Gennaio 2021, 14:25
3 Minuti di Lettura

Nuova vita per lo spazio dismesso in via Odissea a Barra, quartiere della zona orientale di Napoli, grazie alla piantumazione di cinquanta alberi. Un piccolo “polmone verde” in quella che prima era un'area di cantiere per la costruzione degli adiacenti alloggi comunali.

Pioppi, tigli, oleandri, allori e tanti altri alberi sono stati piantati dai “giardinieri sociali” di Gesco in collaborazione con i volontari dell’associazione Terra. L’iniziativa rientra nella campagna “Adotta uno spazio verde” volta al recupero di giardini e aiuole abbandonati ed è sostenuta con il ricavato delle vendite di “agendo 2020 Terramare”, l’agenda di Gesco pubblicata ogni anno e le cui ultime due edizioni sono dedicate proprio al tema dell'ambiente.

 

All'evento - occasione per lanciare la festa dell’albero - hanno preso parte diversi cittadini e i rappresentanti di alcune associazioni del territorio. É a questi ultimi che fa appello Sergio D'Angelo, presidente di Gesco, affinché la scelta di piantare alberi sia replicata da altre realtà associative per donare alla città alberi di cui ha tanto bisogno. D'Angelo spiega dopo la piantumazione curata da Gesco sarà il Comune di Napoli a occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria dell'area pubblica recuperata. Difatti, prima dell'evento odierno, è stato necessario eliminare la fitta vegetazione spontanea cresciuta negli anni, in parte ancora presente. A portare avanti le operazioni di piantumazione sono stati gli operatori di diverse realtà, come spiega Costantino Marrone della cooperativa Era che immagina questo spazio aperto e fruibile alla cittadinanza.

Video

«Si può contribuire in tanti modi alla crescita della città - spiega D'Angelo, presidente di Gesco - A fine febbraio completeremo l’opera in un’area adiacente, sempre abbandonata, e stiamo realizzando questo progetto sostenendo anche percorsi di integrazione lavorativa di persone svantaggiate: i giardinieri sono in larga parte provenienti dai circuiti di riabilitazione dei servizi per tossicodipendenti».

Lo spazio di via Odissea - siamo alle spalle del cosiddetto «campo evangelico» - è solo uno dei numerosi spazi dismessi nella zona orientale: oltre parchi, giardini e aiuole da curare, infatti, sono numerose le aree verdi dismesse da anni che necessitano di importanti operazioni di recupero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA