Napoli, degrado nell'ex magazzino di via Argine: parte l'iter per togliere i rifiuti

Napoli, degrado nell'ex magazzino di via Argine: parte l'iter per togliere i rifiuti
di Alessandro Bottone
Giovedì 14 Aprile 2022, 19:17
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Tra i numerosi beni pubblici mai valorizzati l'ex magazzino comunale in via Argine è tra quelli messi peggio. La struttura di Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli, è in disuso da svariati anni. Ad entrarci sono soltanto gli sciacalli e qualche sfortunato in cerca di dimora. A terra restano diversi quintali di rifiuti, perlopiù dati dalle fiamme. Ora, a distanza di tempo, il Comune di Napoli, proprietario del bene, si sta attivando per rimuoverli.

La necessità di prelevare la grande quantità di rifiuti, in parte combusti, è evidenziata dal Servizio "Tecnico patrimonio" di Palazzo San Giacomo. L'immobile posto tra via Argine e via delle Industrie «versa attualmente in uno stato di accentuato degrado, in parte dovuto anche ai numerosi incendi sviluppatisi al suo interno», si legge nell'atto con il quale è stato avviato l'iter per prelevare e smaltire i rifiuti nell'ex magazzino.

In particolare, due architetti seguiranno la pratica così da giungere alla pulizia del bene comunale. È indispensabile eliminare il materiale per evitare che possano verificarsi altri roghi che potrebbero creare ulteriori danni al fabbricato.

La struttura di Napoli Est è stata inserita, nel corso del 2018, nel piano di valorizzazione insieme ad altri edifici di tutta la città. È stata la giunta comunale di allora, guidata da Luigi de Magistris, aveva scelto di mettere all’asta il fabbricato di via Argine. L'ex magazzino è composto da due corpi di fabbrica collegati da un'area scoperta. Il primo edificio è posto su due livelli collegati da un montacarichi. Il secondo, invece, è caratterizzato da un tetto a volta. Entrambi sono in pessimo stato di conservazione secondo l'analisi dell'esperto che ha constato, nel 2017, la necessità di importanti interventi per rifare coperture, pavimentazioni, impianti e serramenti. Anche alcune parti di calcestruzzo risultavano degradate così come pareti e rivestimenti. Necessario anche lavorare per eliminare le barriere architettoniche e per rimettere in sesto il montacarichi. Gli oltre 1700 metri quadrati lungo la trafficata via Argine - a due passi da due importanti centri commerciali - hanno un probabile valore di mercato di 536mila euro. Una stima datata e sicuramente da rivedere anche alla luce delle attuali condizioni dell'edificio e del contesto: il bene affaccia direttamente sulla strada, in una zona in cui insistono diverse realtà industriali, difficilmente accessibile ai pedoni, senza aree per la sosta dei veicoli e con un'unica linea di trasporto pubblico che serve il tratto. Circostanze che fanno perdere l'appetibilità alla struttura comunale.

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Quello di via Argine non è l’unico bene abbandonato nella zona orientale di Napoli. Tra questi anche l’ex edificio scolastico in via Al Chiaro di Luna, nel cosiddetto parco Conocal, di 3.600 metri quadrati e il centro culturale mai ultimato in cupa Vicinale Pepe a Ponticelli, a due passi dal Palavesuvio. A Barra restano inutilizzabili l’ex centro polifunzionale di piazza Bisignano e l’ex scuola di via Mastellone. Molto lavoro ancora da fare per restituire al quartiere anche la “Città dei Bambini”, l’ex complesso scolastico del “lotto O” che, in parte, sarà recuperato per creare spazi dove accogliere i giovanissimi. Un patrimonio vastissimo che aspetta ancora di essere valorizzato. È delle ultime ore l’accordo tra Comune di Napoli e Invimit, partecipata del Ministero dell'Economie e delle Finanze, per ristrutturare e mettere a reddito tanti spazi importanti della città.

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