Napoli Est, giovani e associazioni per valorizzare villa Tropeano

Napoli Est, giovani e associazioni per valorizzare villa Tropeano
di Alessandro Bottone
Giovedì 29 Ottobre 2020, 13:40 - Ultimo agg. 16:25
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Recuperare e valorizzare l'antica Villa Tropeano di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, è un sogno di tanti residenti che ancora hanno memoria dell'importanza storica del bene comune, abbandonato e ridotto in condizioni fatiscenti da diversi lustri. Gli spazi di via Angelo Camillo De Meis hanno, infatti, ospitato l'istituto di medicina pedagogica fondato da Giuseppe Tropeano, considerato il precursore della «medicina sociale».

Negli ultimi mesi, dopo l'attenzione mediatica, la petizione lanciata da alcuni residenti del quartiere di Napoli Est e l'iniziativa dei «Poeti in piazza», l'interesse è nuovamente tornato sullo storico complesso.

Oltre la villa settecentesca - di cui si conserva la bellissima facciata - c'è una enorme area verde tutta da recuperare. Ed è proprio su quest'ultima che si concentrano i primi sforzi del comitato 'Villa Tropeano', nato spontaneamente da un gruppo di attivisti della zona per mettere insieme cittadini e associazioni nel comune obiettivo di restituire dignità al bene, oggi proprietà della Città Metropolitana di Napoli che l'ha "ereditato" dall'ex Provincia.

 

Si è parlato delle condizioni e del futuro di villa Tropeano nel corso della odierna seduta di commissione comunale con delega alla cultura. Alla riunione, presieduta dalla consigliera Elena Coccia, ha preso parte Clea Martone del dipartimento patrimonio di Città Metropolitana di Napoli. L'architetto ha spiegato che la struttura è attualmente inserita nel piano di alienazione dell'ente e che al momento manca una esatta stima del valore dell'immobile per procedere alla vendita. Il funzionario - dopo aver descritto le condizioni del bene - ha sottolineato che si è ancora in tempo per inserirlo nel piano di valorizzazione purché venga presentato un progetto che tenga conto delle prescrizioni della locale Soprintendenza e del piano regolatore comunale e che rispetti la "storicità" del luogo.

Al momento non esiste una idea precisa da parte del comitato rappresentato in commissione da Luca Caporicci e Lorenzo Sorianiello i quali hanno chiesto di effettuare un sopralluogo nella struttura e di poter attivare un tavolo permanente sulla questione. Rispetto all'idea di poter chiedere l'affidamento dei soli spazi esterni il funzionario di Città Metropolitana ha evidenziato la necessità di un progetto unico per l'intero complesso e una eventuale successiva suddivisione delle competenze per la gestione dell'antico parco, anch'esso pienamente da riqualificare, in passato oggetto di sversamenti di rifiuti e accessi impropri.

I consiglieri Coccia, Zimbaldi e Troncone hanno insistito sulla necessità del sopralluogo: si è appurato che diverse aree sono inagibili e pericolose. Per il recupero della villa occorrono milioni di euro e un progetto specifico, come ha sottolineato la consigliera Matano. La commissione si farà carico di approfondire la documentazione che sarà richiesta all'ente di piazza Matteotti e di verificare la possibilità di accedere a risorse pubbliche da utilizzare per la riqualificazione degli spazi.

Apprezzamento per quanto emerso dalla commissione odierna da parte del comitato 'Villa Tropeano'. «La villa rappresenta un pezzo di storia del nostro quartiere e speriamo che possa tornare a vivere il prima possibile, nel solco tracciato da Giuseppe Tropeano e di tutte le persone che hanno contribuito a farne una vera e propria eccellenza del nostro territorio». «Prendiamo atto - scrivono in una nota - delle difficoltà di natura architettonica e burocratica ma confidiamo che la disponibilità dimostrata oggi da Comune di Napoli e Città Metropolitana possa dar seguito ad un confronto costante e trasparente, in grado di superare nel tempo tutte le criticità emerse».

Oltre villa Tropeano nella periferia orientale sono diversi i beni pubblici in stato di abbandono e che aspettano di essere valorizzati così da essere riconsegnati alla cittadinanza e, in particolare, ai giovani.

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