Napoli Est, lavori a San Giovanni: discordia sul cordolo per proteggere i mezzi pubblici

In Consiglio comunale le richiesta di modificare il progetto per l'importante arteria

Corso San Giovanni
Corso San Giovanni
di Alessandro Bottone
Venerdì 12 Maggio 2023, 21:38
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Si accende la polemica sui lavori che interessano un'arteria principale della zona orientale di Napoli. Chiuso (o quasi) il capitolo sul cantiere di via delle Repubbliche Marinare a Barra, riaperta mercoledì dopo un anno e mezzo di lavori, l'attenzione si concentra su un altro grande intervento in zona. É il progetto che riguarda corso San Giovanni a Teduccio, nell'omonimo quartiere di Napoli Est, dove si lavora all'impianto fognario e alla successiva riqualificazione della strada. La questione riguarda, in particolare, la posa di un cordolo per proteggere le corsie destinate ai mezzi pubblici. Circostanza che vede contrari alcuni residenti e commercianti e che oggi è stata discussa in Consiglio comunale con la richiesta di due consiglieri di rivedere il progetto.

A ben vedere la barriera per separare le carreggiate lungo l'asse costiero di Napoli Est è già stata realizzata per diversi metri. E proprio in questi giorni, come annunciato da Il Mattino, l'impresa metterà mano all'altra parte dello spartitraffico così da concretizzare quanto previsto dal progetto di alcuni anni fa: in questo modo si crea, da via Ponte dei Francesi fino all'incrocio con via Ferrante Imparato, una corsia riservata al trasporto pubblico e una carreggiata per tutti gli altri veicoli. Per niente d'accordo due rappresentanti dell'aula di via Verdi, Luigi Carbone e Aniello Esposito, che nella riunione odierna del Consiglio si sono appellati alla giunta guidata da Gaetano Manfredi affinché si modifichi il progetto.

«É evidente che corso San Giovanni, per come è stata progettata, con questi marciapiedi di diciassette metri larghi e con questo cordolo al centro, diventerà una via Marina bis. Se San Giovanni a Teduccio sarà una strada scorrimento veloce per un disegno di un architetto che la vuole una Boulevard probabilmente stiamo dimenticando che quell'area è il ristoro e respiro per tante famiglie che vivono lì un commercio di vicinato», ha detto Luigi Carbone, consigliere del gruppo Napoli Solidale, Europa Verde, Difendi la città. «Ci stiamo battendo affinché quel cordolo venga eliminato.

Prima di fare il funerale facciamo qualcosa che siamo ancora in tempo: mancano settantadue ore, poi da lunedì l'azienda mette al cordolo e a quel punto San Giovanni a Teduccio, diciassette metri di marciapiede e negozi con la scritta vendesi», ha evidenziato Carbone.

La circostanza è stata ulteriormente approfondita da Aniello Esposito del Partito Democratico. «Già in passato avevamo sollevato il problema di questo cordolo che costringe e risica due corsie soltanto per una arteria di importanza vitale per la viabilità nella zona orientale», ha detto il consigliere rivolgendosi agli assessori presenti nell'aula del Consiglio e spiegando loro la difficoltà dei residenti di San Giovanni per la mancanza di aree parcheggio e le possibili ricadute sul destino del commercio lungo il corso.

Argomentando la pericolosità e inutilità della barriera Aniello Esposito ha sottolineato: «Il commercio in quel punto è asfittico. Penso che facendo questo cordolo sicuramente facciamo una cosa sbagliata», ha detto il consigliere del PD che, rivolgendosi agli esponenti di giunta, ha poi annunciato: «Mi incatenerò vicino al cordolo insieme ai commercianti e insieme ai cittadini di San Giovanni. Ho avuto vari incontri, anche la disponibilità massima da parte dell'assessore Cosenza ma la ditta dice che devono mettere questo cordolo. Corriamo il rischio veramente di andare a un muro contro muro perché la cittadinanza di San Giovanni non beneficia di questo cordolo». Secondo il consigliere «bisogna fare una variante [...] per non alienare la possibilità di poter parcheggiare e di avere una fruibilità perché il corso diventerebbe una camera a gas sempre intasata».

Il cordolo - per la cui realizzazione si dovrebbe andare avanti fino a metà luglio - e gli altri interventi previsti lungo il corso dovrebbero essere utili anche per risolvere il costante congestionamento dell'attuale ampia carreggiata dove, quasi quotidianamente, si notano molti veicoli in sosta selvaggia e impedimenti per il passaggio del tram. Ulteriori risposte sono fondamentali, sin da ora, per la sicurezza di pedoni e autisti vista l'impossibilità di utilizzare le corsie provvisorie previste proprio per la presenza del cantiere in corso.

In tanti, però, mostrano dubbi sull'efficacia degli interventi in realizzazione per lo spazio ridotto a disposizione dei veicoli di passanti e commercianti. Nei mesi scorsi un gruppo di commercianti della zona ha manifestato pacificamente lungo la strada di San Giovani per celebrare, in maniera simbolica, il funerale delle proprie attività economiche protestando contro le scelte del complesso progetto.

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