Napoli Est, nuovi solai per il “Bronx”
di San Giovanni: cinque mesi di lavori

Napoli Est, nuovi solai per il “Bronx” di San Giovanni: cinque mesi di lavori
di Alessandro Bottone
Venerdì 4 Novembre 2022, 20:56
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Si accelera per rifare le coperture delle palazzine di Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. Il Comune di Napoli, infatti, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori per la riqualificazione dei solai del cosiddetto "Bronx", l’enorme edificio di fronte al parco Troisi su cui Jorit ha realizzato ben quattro opere di street art.

Un milione e 373mila euro saranno spesi per mettere mano al complesso di case popolari composto da dodici corpi, divisi in due "stecche", costituiti da nove piani fuori terra e un piano seminterrato.

Si interviene, in particolare, sui solai che presentano numerose problematiche: di qui le infiltrazioni di pioggia che raggiungono gli alloggi sottostanti e i corpi scala.

Centocinquanta giorni di cantiere e sei fasi lavorative partendo dal lato su cui insistono i faccioni del Che Guevara. Bisogna rimuovere le lamiere coibentate e la sottostruttura in acciaio. Da smantellare anche canale di gronda, scossaline e pluviali. Prevista la disinfezione degli spazi e alla rimozione delle carcasse di animali e alla pulizia da guano di volatili. Soltanto dopo l'opportuna sanificazione delle aree si può avviare la spicconatura dell'intonaco degradato e il ripristino dei muretti perimetrali col trattamento dei ferri di armatura. Le botole di accesso ai solai, usurate e pericolose, saranno sostituite. Il progetto prevede che si spostino provvisoriamente le antenne che saranno successivamente ricollocate: è un passaggio essenziale per provvedere alla pulizia e alla riparazione delle tubazioni di scolo dell'acqua piovana. E indispensabile per la posa nel nuovo massetto in conglomerato cementizio alleggerito, del nuovo manto impermeabile in doppio strato della vernice protettiva, di scossaline lungo i muretti e della nuova tubazione per scolo acque piovane.

Da tempo i residenti, riuniti in comitato, sollecitano la rigenerazione del complesso residenziale di Taverna del Ferro progettato da Pietro Barucci nel periodo post terremoto del 1980 sulle esperienze realizzate a Roma quale Laurentino e Tor Bella Monaca. Occorrono risorse importanti per ripristinare sicurezza e decoro negli spazi che, per molto tempo sono stati sottratti ai cittadini dall'azione della criminalità organizzata. I garage «erano stati utilizzati come luogo per nascondere le auto rubate». Tragico il destino dei numerosi locali al piano terra dove si intendeva creare una galleria commerciale. Negli anni è venuta meno anche la connessione tra le due stecche: «chiusi (come la galleria commerciale) perché la malavita locale li utilizzava come punti di vedetta», si legge negli atti approvati dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi su proposta degli assessori Laura Lieto (urbanistica) e Pier Paolo Baretta (patrimonio e bilancio).

Ottenuto il progetto esecutivo - che è stato affidato a professionisti esterni all'amministrazione - ora gli uffici di Palazzo San Giacomo dovranno provvedere all'affidamento dell'appalto. Stando ai documenti si prevede che il cantiere possa essere aperto il primo dicembre per essere smantellato il 29 aprile 2023. Le risorse economiche per tale intervento provengono da un vecchio mutuo con Cassa depositi e prestiti. Non le uniche a disposizione per intervenire sulle palazzine comunali di Taverna del Ferro che saranno interessate da ulteriori complessi interventi di rigenerazione attraverso cinquantadue milioni di euro del PNRR. Con questi si demolisce una parte della stecca che affaccia sui campetti fatiscenti e si recupera tutto il resto. Nell'area sportiva si fa spazio a tre grattacieli da dodici piani, si realizzano spazi comuni e aree verdi. Tre anni di lavori per restituire pieno decoro e sicurezza ai residenti.

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