Napoli Est, in strada per protestare contro la vendita di Villa Tropeano di Ponticelli

Napoli Est, in strada per protestare contro la vendita di Villa Tropeano di Ponticelli
di Alessandro Bottone
Sabato 6 Marzo 2021, 18:34 - Ultimo agg. 18:36
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Protesta davanti ai cancelli di Villa Tropeano a Ponticelli, quartiere della zona orientale di Napoli. Gli attivisti nel neonato comitato insieme ad alcuni cittadini e associazioni hanno pacificamente manifestato il proprio dissenso alla volontà di mettere in vendita il bene di via Angelo Camillo De Meis che, nei decenni scorsi, ha ospitato il primo istituto di “medicina pedagogica” del Mezzogiorno fondato da Giuseppe Tropeano.

 

Nei giorni scorsi la Città Metropolitana di Napoli, proprietaria degli spazi dal 2004, ha inserito la struttura nel “piano di alienazioni”, ovvero degli immobili da mettere in vendita perché eccessivamente onerosi per le casse pubbliche e che prevedono interventi gravosi per la ristrutturazione.

Una decisione che vede contrari i giovani attivisti del comitato 'Villa Tropeano' che, in più occasioni, si sono rivolti all'ente di piazza Matteotti per chiedere il recupero e la riqualificazione del bene pubblico. Difatti, quello che sarebbe dovuto diventare un istituto scolastico è stato abbandonato e mai recuperato. Preso di mira da vandali e delinquenti, occupato da nomadi e senzatetto, oggi è in pessime condizioni e necessita di importanti lavori di messa in sicurezza. Altrettanta cura è necessaria per l'ampio spazio verde che circonda gli immobili.

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Nell'antica villa - di cui si conserva una spettacolare facciata - erano curate persone con diverse forme di disabilità. Le enormi stanze e l'adiacente 'Parco Concezione' accoglievano giovani persone da ogni parte del Meridione per gli “innovativi” trattamenti. Alla fine del secolo scorso, però, la gestione dell'istituto fu messa sotto accusa da alcune inchieste parlamentari. La nuova vita di Villa Tropeano degli anni Duemila non è mai cominciata: tramontata l'idea di destinarla a scuola, in tempi più recenti era stato concordato l'utilizzo per creare uffici per le forze dell'ordine. Un annuncio rimasto tale. La struttura, fatiscente e degradata, ha perso appetibilità per lo stesso mercato immobiliare: non è la prima volta che viene inserita tra i beni di Città Metropolitana da dismettere. Spetterà al Consiglio metropolitano una eventuale modifica del “piano delle alienazioni” approvato a fine febbraio dal sindaco metropolitano sulla base delle valutazioni del servizio patrimonio dell’ente.

Rivedere la decisione presa con una recente delibera del sindaco metropolitano e aprire un tavolo per discutere del destino della Villa. Sono queste le richieste del comitato e delle persone intervenute nel corso dell'iniziativa in strada a Ponticelli. A presidiare la protesta, svoltasi nel rispetto delle misure anti-covid, c'erano alcuni uomini della Polizia di Stato. Gli attivisti hanno deciso di raggiungere lo spazio ai piedi delle palazzine popolari a ridosso di Villa Tropeano così da coinvolgere i residenti nella comune battaglia per il recupero e il rilancio dell’antico bene.

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