Napoli Est, recupero del litorale e bonifiche: nuovo accordo dopo anni di stop

Napoli Est, recupero del litorale e bonifiche: nuovo accordo dopo anni di stop
di Alessandro Bottone
Giovedì 28 Aprile 2022, 18:12
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L'ex depuratore dismesso da trasformare in terrazza panoramica, l'arenile da recuperare, la passeggiata pedonale e ciclabile fino a Pietrarsa. Si delinea il futuro della costa di San Giovanni a Teduccio, quartiere della zona orientale di Napoli, dove si concentrano molti degli importanti interventi di messa in sicurezza e bonifica previsti già da diversi anni. Si riparte dal nuovo accordo di programma che vede insieme il Ministero della transizione ecologica, la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli, il Comune di Napoli e l’Autorità portuale del Mar Tirreno centrale.

Il patto, approvato dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi, dettaglia le operazioni necessarie per il sito di interesse nazionale di 'Napoli Orientale', ovvero gli 830 ettari che includono aree dismesse, realtà industriali, spazi residenziali da recuperare. Un milione di euro è utile per la bonifica dell'ex impianto di depurazione di via Boccaperti da tempo fuori uso: operazione da completare entro il 2024 così da permettere la destinazione d’uso residenziale. 550mila vanno alla bonifica dell'arenile di San Giovanni. Lavoro da portare a termine per il 2023 insieme alla verifica del piano di caratterizzazione e la redazione di quello di bonifica dell'area retrostante l'arenile di Napoli Est. Altri 410mila euro sono destinati all'esecuzione del piano di caratterizzazione dell'ex Corradini, ovvero il complesso industriale dismesso da decenni e in estremo degrado.

Più in generale l'accordo tra i vari enti riguarda la messa in sicurezza e la bonifica delle acque di falda di Napoli Est: con 25 milioni si installano, entro il 2027, una serie di barriere idrauliche nelle immediate vicinanze delle aree in cui è stata rilevata la contaminazione.

Si estrae l’acqua così da depurarla in uno specifico impianto da realizzare. Inoltre, si interverrà per la bonifica di suoli pubblici e privati dei quartieri Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio e per realizzare controlli in aree pubbliche da tempo dismesse: tra queste uno spazio abbandonato in via Galileo Ferraris, i capannoni industriali in via Murelle e in via Pazzigno, le officine Brin e i depositi in via Pazzigno e via Ponte dei Francesi. Altri 3 milioni e 700mila euro sono impegnati per le indagini e l'eventuale successiva caratterizzazione di ben 283 spazi, tra aree dismesse ed aree private, entro il 2024. Un anno in più per la caratterizzazione dei fondali del Porto di Napoli per la quale ci sono a disposizione 4 milioni e 200mila euro. Ci sono risorse anche per le indagini in due siti attualmente utilizzati dall'azienda comunale Asìa Napoli: ovvero l'ex ICM in via Nuova delle Brecce e il deposito di via Volpicella.

La necessità di bonificare le acque di falda è stata ribadita da Paolo Mancuso, assessore all’ambiente e al mare del Comune di Napoli che - dalla web tv di Palazzo san Giacomo - annuncia interventi per la riduzione dell'inquinamento dello specchio di mare di San Giovanni a Teduccio che, anche per la prossima stagione estiva, resta negato ai cittadini. «Stiamo immaginando, insieme agli assessori Cosenza e Lieto, una linea di costa totalmente percorribile e ciclabile dal Ponte dei Francesi fino a Pietrarsa, recuperando spiaggia e, speriamo, balneabilità», ha detto Mancuso aggiungendo: «Stiamo riflettendo sul recupero del progetto di Porto Fiorito: immediatamente a ridosso della colmata realizzata dall'Autorità portuale si potrebbe immaginare una marina che abbia una ricettività di trecento o quattrocento posti barca».

Dunque, si riprogrammano importanti risorse pubbliche destinate alla riqualificazione ambientale di spazi pubblici e privati finora compromessi e per ripristinare sicurezza e decoro in numerose aree dei tre popolosi quartieri di Napoli Est.

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