“Città dei bambini”, da scuola abbandonata a spazi per i giovanissimi. L'ex cittadella in via dei Mosaici e via Cleopatra di Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli, sarà presto riqualificata. Il Comune di Napoli, proprietario degli spazi, ha individuato l'impresa cui ha affidato i lavori di completamento e di riqualificazione urbana del complesso da destinare a “laboratorio-teatro”.
In particolare, con un atto del Servizio ‘Edilizia residenziale pubblica e nuove centralità' di Palazzo San Giacomo è stata approvata la proposta di aggiudicazione a una società con sede legale in Pozzuoli (Napoli). Ci sono a disposizione due milioni e 507mila euro per intervenire sulla struttura pubblica abbandonata da diversi lustri, più volte visitata da vandali e delinquenti e ora al centro dei lavori finanziati dal “Bando di riqualificazione delle periferie”. L'obiettivo è completare un precedente intervento che non è stato portato a termine vista la risoluzione del contratto con il precedente appaltatore. La “Città dei bambini” è attraversata da una vicenda lunga e contorta che risale al 2004 quando l'amministrazione comunale approva un progetto per riqualificare l'intera cittadella incastrata nel cosiddetto “lotto zero” di Ponticelli, ovvero il "lotto O", rione di case popolari posto di fronte all'ospedale del Mare. Il cantiere viene aperto nel 2006 ma presto i lavori sono sospesi per una prima variante. Nel 2015 la seconda modifica al progetto originario. E poi nel 2018 la risoluzione del contratto con l'ATI che si era aggiudicata l'appalto. Ne è seguita la "pace amministrativa" arrivata alla fine del 2021 tra Comune e privati.
I lavori ora affidati a una nuova impresa permetteranno di intervenire soltanto su una parte dell'ex cittadella scolastica di Ponticelli.
I lavori consentiranno di riconsegnare ai cittadini un bene pubblico da tempo negato e, ormai, degradato. Serviranno ulteriori risorse per portare avanti i progetti che riguardano gli altri spazi del complesso, come quelli dell'ex palestra e le aree in cui si intende realizzare un asilo nido aziendale da destinare ai figli dei dipendenti della vicina struttura sanitaria. Si tratta di spazi essenziali per la crescita e la formazione dei bambini in un'area del quartiere di Napoli Est che vive situazioni particolarmente delicate dal punto di vista sociale ed economico quali dispersione scolastica, povertà educativa, difficoltà economiche e disoccupazione in numerose famiglie. Un sogno che, dopo anni di stop e rinvii, può presto realizzarsi.