Si estendono i tempi per chiudere il cantiere lungo via delle Repubbliche Marinare a Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli. Il viadotto è stato abbattuto ma è ancora presto per restituire la strada riqualificata e in piena sicurezza.
Si lavorerà almeno fino al prossimo 30 aprile così come previsto da una specifica ordinanza del Servizio Viabilità e traffico del Comune di Napoli «data l’urgenza e la necessità dei lavori a farsi». Dunque, si mantiene congelata la corsia in direzione Napoli Centro e si potrà continuare a utilizzare soltanto la carreggiata verso San Giorgio a Cremano con il limite di trenta chilometri orari e il divieto di sosta permanente.
Gli operai continuano a lavorare nella maxi area prima occupata dal mostro di cemento e ferro. Oggi non c'è più traccia del cavalcavia di cui si attendeva l'abbattimento già da diversi anni, poi rinviato per varie vicende. In particolare, uomini e mezzi lavorano negli spazi sul lato di via Volpicella mentre quelli sull'altra estremità restano ancora interdetti per la presenza di amianto.
Intanto in zona apriranno presto altri cantieri. La società E-distribuzione opererà su diverse strade limitrofe alla zona dell'ex cavalcavia di Barra per adeguare una linea già esistente e per costruirne una nuova. Dal 15 al 18 marzo è stato istituito il senso unico alternato in via Raffaele Testa (tra il civico 35 e l'incrocio con via Stefano Barbato). Inoltre, in diversi giorni del mese di aprile - in particolare l'1, dal 4 all'8, dall'11 al 13 - scatta il divieto di transito dalle ore 9 alle 16 in via Stefano Barbato, tranne per i residenti e per i titolari dei passi carrai.
Presto sarà allestito anche il cantiere per riqualificare un ulteriore tratto di via delle Repubbliche Marinare, ovvero quello tra via Volpicella e via Galileo Ferraris: si tratta di lavori di manutenzione straordinaria per un milione e 600mila euro così da eliminare usura, pericoli e degrado. La zona è particolarmente delicata visti gli accessi alla rete autostradale e a via Argine nonché il collegamento tra l'area orientale e in centro di Napoli. Dunque, sarà necessario un piano traffico specifico per evitare ingorghi e disagi considerato il passaggio quotidiano di migliaia di veicoli, anche mezzi pesanti.